Un nuovo quartiere
sulle ceneri del Sant'Anna

Con la costruzione del nuovo ospedale, sarà completamente demolito il monoblocco costruito negli anni Sesanta. Il 60% dello spazio ricavato sarà destinato alla realizzazione di residenze. Il 40% per scuole e case di riposo

COMO - Tra qualche anno non esisterà più la “cittadella nella città”, l’ospedale Sant’Anna. Ciò che se ne va  fa parte della storia comasca e cominciano già a serpeggiare gli interrogativi. E’ un disegno urbanistico per far cassa, ancorchè per il nuovo ospedale o per far servizi a chi c’è e a chi verrà? Le operazioni speculative sono state escluse. Dalle prime indicazioni,  a cominciare dal monoblocco, se ne vanno per abbattimento 147.000 metri cubi, ne saranno ricostruiti 153.000 e 140.000 trovano nuove funzioni. Il 60%  sarà a destinazione residenziale-terziario e il 40% per servizi alla persona come scuole e case di riposo. Il punto è: questo 40% sarà del pubblico o del privato che realizzerà servizi per il pubblico, di uso pubblico e di interesse sovracomunale? Intanto il comune su suo sito www.comune.como.it ha aperto un forum rivolto ai cittadini sul futuro dell'importante area.

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