Il Trofeo Mon Club Appiano
Richiamo per oltre 500 atleti

Grande successo per l’edizione numero 12 della rassegna di judo

Un successo l’edizione numero 12 del trofeo internazionale Mon Club Appiano di judo che ha visto primeggiare, per la prima volta, nella classifica finale la rappresentativa Uisp del Piemonte.

Sui tre tatami allestiti nella palestra comunale di via Tarchini ad Olgiate Comasco, sono saliti, nella “due giorni” , più di 500 atleti, dai pre-agonisti ai Cadetti. 46 le società iscritte, provenienti da tutta la Lombardia, ma anche dall’Emilia Romagna (4 team), dal Piemonte (oltre ai vincitori della rappresentativa Uisp anche il Centro Judo Novara),dalla Liguria (Sestri Ponente) e dalla Svizzera (Do Yu Kai Chiasso e Judo Ceresio). Numerosa la partecipazione comasca a partire da Mon Club e Lario Scuola judo, società organizzatrici, passando per Judo Manutenta Ronago, Judo Lenno, Tokyo 64 Montorfano, Centro Judo Como, Cisaf Como, Judo Pontelambro, Kodokan Cernobbio, Budokai Lipomo. Il “Randori Day Mon Club Judo” era riservato sabato alle classi pre-agoniste dei Bambini (2011-14), Fanciulli (2009-10) e Ragazzi (2007-08); domenica alle classi agoniste degli Esordienti/A (2006), Esordienti/B (2004-05) e Cadetti (2001-03).

Grande attesa per conoscere la società più brava, sommando i punteggi ottenuti nella due giornate. Il trofeo è finito in Piemonte, grazie alla rappresentativa Uisp che ha preceduto il Centro Judo Como e il Ronin Monza. «La miglior edizione mai organizzata -il commento entusiasta di Paolo Piacenti, del Mon Club -. Grazie all’amministrazione comunale di Olgiate, che ci ha concesso l’utilizzo della splendida struttura di via Tarchini; agli atleti di Mon Club, Lario e KDK che hanno lavorato egregiamente per i compagni più piccoli; agli arbitri, cinture nere federali come da regolamento per le classi pre-agoniste; alle società partecipanti e agli splendidi genitori, il cui lavoro, impagabile, è stato fondamentale».

Tra i volontari anche il campione comasco Samuele Fascinato, «che non si è dimenticato della società in cui è nato e cresciuto e con l’umiltà e semplicità dei veri campioni, ha arbitrato i giovani judoka», il commento di Piacenti.

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