«Abbiamo toccato il fuoco
e così ci siamo scottati»

Le parole di coach Evgeny Pashutin dopo la netta sconfitta di Cantù a Brindisi.

«Non abbiamo fatto niente di quanto preventivato alla vigilia - afferma Evgeny Pashutin, l’allenatore di Cantù, dopo la netta sconfitta accusata in Puglia - poiché avevamo detto di voler difendere duramente e attaccare con calma la difesa di Brindisi».

Poteva essere un’occasione per dare un segnale al campionato per la Red October, invece al PalaPentassuglia si è materializzata un’autentica debacle per i colori biancoblù: «Non era mai successo, durante la stagione, una partita del genere - continua il tecnico ospite - dove non abbiamo controllato il ritmo. Abbiamo provato a mettere della fisicità nel secondo, terzo e ultimo quarto, però la partita si è decisa nei primi 10’ iniziali quando Brindisi è volata sul 22-5 ed è stato pressoché impossibile, in questo palazzetto, riuscire a recuperare un divario del genere».

Il dato sulle palle perse non è entusiasmante. «Avevamo preparato un’altra partita, dovevamo affrontare la loro difesa in un certo modo. Invece anche con i tiri aperti non siamo riusciti a fargli male e, perciò, sono arrivate le tante palle perse. Insomma, pur avendo consigliato ai miei ragazzi di non toccare il fuoco perché altrimenti si sarebbero scottati, loro hanno fatto proprio questo: hanno toccato il fuoco e si sono scottati».

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