Arrigoni convinto
«Squadra al top»

«I giocatori che sono arrivati dimostrano che la società ha preso di petto la situazione con grande energia. Linee tracciate con intelligenza»

Dopo il plauso della leggenda Carlo Recalcati, il mercato della nuova San Bernardo - Cinelendia Park Cantù incassa la piena approvazione anche di Bruno Arrigoni. Uno che in fatto di mercato, di colpi vincenti in Brianza ne ha messi a segno tantissimi.

Dal suo taccuino per oltre 20 anni sono usciti i migliori nomi che hanno vestito la maglia biancoblù. Ora, nel ruolo di membro del Cda della Pallacanestro Cantù, Arrigoni fissa gli obiettivi per la prossima stagione e benedice il lavoro svolto fino ad oggi dalla società.

Arrigoni, un suo commento sul nuovo roster.

Il direttore tecnico Fabrizio Frates si è messo subito all’opera con grande energia ed entusiasmo. La campagna acquisti che è stata fatta dimostra tutta la sua personalità e competenza. Frates, insieme a coach Marco Sodini e al general manager Daniele Della Fiori, ha allestito una squadra di alto livello, che, chiaramente, dovrà poi rivelarsi una squadra vincente sul campo.

Sono stati presi tutti i giocatori che avevate in mente, giusto?

I giocatori che sono arrivati dimostrano che la società ha preso di petto la situazione con grande energia. Le linee guida sono state tracciate con intelligenza, ogni giocatore è funzionale al progetto. Hanno messo i giocatori dove andavano messi, nei punti giusti, riempiendo tutte le caselle con atleti di prim’ordine. Questa è una squadra completa e competitiva a tutti gli effetti. Tutte le prime scelte sono andate a segno. Il tutto è stato fatto con grande armonia e determinazione.

Dove può arrivare questa squadra?

Premesso che ci aspetta un campionato lungo e difficile con 28 squadre. Ci saranno la stagione regolare, la fase a orologio e i playoff. Non sarà una passeggiata. Detto ciò, siamo attrezzati al meglio per fare il risultato che ci siamo prefissati, ovvero vincere.

Quanto ha pesato il progetto per convincere i giocatori?

Tutti sono convintissimi del progetto e di vestire la maglia di Cantù, ci mancherebbe. Per quanto riguarda Robert Johnson, un giocatore di caratura internazionale, inizialmente c’è stato qualche problema nel convincerlo a scendere di categoria. A lui e a tutti abbiamo illustrato il progetto tecnico e generale della società, la costruzione del palazzetto e tutto ciò che viene appresso.

Nelle trattative è stato fondamentale anche il carisma di Sodini, bravo e convincente, sempre capace di toccare le corde giuste dei giocatori.

Dieci giocatori che non hanno mai giocato insieme, quali saranno le difficoltà iniziali?

In serie A2 troveremo squadre di categoria che hanno uno zoccolo duro collaudato, penso per esempio a Udine che l’anno scorso ha sfiorato la promozione. Noi invece abbiamo un gruppo nuovissimo, che dovremo mettere insieme. In questo senso sono comunque fiducioso, perché abbiamo le competenze necessarie e sufficienti per farlo e per farlo bene

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