Cantù, le dediche di coach Sodini
«A chi mi ha aiutato quest’anno»

L’allenatore della Red October: ««Per me è stata una stagione davvero incredibile, di quelle che ti frastornano»

Siamo ai saluti e ai ringraziamenti. Non è semplice mandar giù un’eliminazione, ma il bilancio di Sodini è comunque più che positivo: «Per me è stata una stagione davvero incredibile, di quelle che ti frastornano. Non ho ancora razionalizzato che siamo fuori dal campionato italiano».

Cantù è fuori, la stagione è finita, ed è anche il momento dei ringraziamenti: «Ringrazio la proprietà, la famiglia Gerasimenko, che mi ha dato per la prima volta l’opportunità di allenare in serie A. Un ringraziamento ai soci di minoranza, alla società per il supporto che ci ha dato durante la stagione. Un ringraziamento particolare al mio staff che è stato eccezionale, anche perché numericamente inferiore rispetto a quelli delle altre di serie A. C’erano ragazzi che non avevano mai fatto basket a questo livello, abbiamo fatto tanti di quegli errori che la metà bastano, ma nessuno si è mai tirato indietro».

Cerca di non scordarsi nessuno Sodini: «Un grazie in particolare a Diego Fumagalli, un ragazzo fantastico. Non me ne voglia Kirill Bolshakov che è sempre stato qui, l’altra persona che ringrazio è Giuseppe Di Paolo. Grazie alla mia squadra e a tutte le persone di Cantù che mi sono state vicine, che hanno creduto in me nonostante fossi in serie A per il primo anno. Grazie alle 600 persone che hanno avuto il coraggio di fare l’abbonamento e a quelle che sono arrivate dopo».

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