Cantù, mai dire Coppa Italia
Perché resta l’ultimo tabù

Tra i diciassette allori nazionali, europei e internazionali conquistati dal club, fa specie la mancanza di questo trofeo. Brianzoli quattro volte finalisti e altre sei semifinalisti.

Coppe delle Coppe: 4. Coppe Korac: 4. Scudetti: 3. Coppe dei Campioni: 2. Coppe Intercontinentali: 2. Supercoppe: 2. Coppe Italia: 0.

Già, nella fornitissima e munitissima bacheca della Pallacanestro Cantù - una sorta di tutto, di più - in realtà manca un trofeo. Quella benedetta, o forse sarebbe preferibile definirla maledetta, Coppa Italia.

E dire che sono riusciti a conquistarla ben 16 club diversi, con Treviso e Bologna (sponda Virtus) a calamitarne otto a testa. Invece, in 44 edizioni, la squadra brianzola non è mai riuscita a spuntarla.

Finalista sì, in quattro occasioni (e in altre sei semifinalista), senza tuttavia avere il piacere di farsela amica una volta per tutte. Anche se un’attenuante potrebbe essere introdotta a favore del team brianzolo: la manifestazione non si svolse tra il 1975 e il 1983, vale a dire nell’arco temporale di maggior raccolto della Pallacanestro Cantù in Italia, in Europa e nel mondo.

Perché in quel periodo, la società in mano alla famiglia Allievi collezionò qualcosa come 12 trofei, dei 17 complessivamente mandati a referto. Insomma, alla Cantù più vincente della storia fu impedito di giocarsi le proprie carte anche nella Coppa nazionale.

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