Cinelandia e il colpo Gaines
«Un percorso che continua»

Il titolare Petazzi e il legane con la squadra grazie anche a una nuova avventura

Lo sponsor, tenuto segreto all’epoca dell’ingaggio di Frank Gaines, è ora venuto allo scoperto. Non è un perfetto sconosciuto venuto da Marte, ma “uno di famiglia”. Paolo Petazzi, titolare di Cinelandia, c’è sempre stato e sempre ci sarà. Ieri è stato presentato ufficialmente il suo progetto, che lo legherà ancora alla società e, con ogni probabilità, al nuovo palazzetto.

Con un’idea rivoluzionaria e futuristica: offrire, nelle strutture di Cinelandia che già ospitano delle sale cinema, anche parchi a tema, coinvolgendo anche sponsor e partner di primissimo livello. Il progetto Cinelandia Park è già partito su altre sedi in cui l’azienda è già presente. E, nel nuovo palazzetto, ci potrebbe essere spazio anche per questo tipo di attività ludiche, legate all’intrattenimento: «Non è semplice fare l’imprenditore in questo momento. Il nostro gruppo comprende cinque sale cinema, un’arena, una parte per bambini con un ristorante e un fast food tematizzato. Ma la vera chicca è la realtà virtuale, inserita in un contesto di una sala con una fontana scenica danzante e una rete sospesa nella sala. È da folli, me ne rendo conto, ma sono progetti che danno emozione».

Ben presto, questi progetti vedranno la luce: «A Gallarate è pronto, ad Arosio i lavori sono iniziati, così come a Busto Arsizio: speriamo di aprire a settembre. A Como? Troppa burocrazia, per ora preferisco lasciar perdere…».

Testimonial, con una prova di realtà virtuale, non poteva che essere Gaines, che ha giocato per qualche minuto in campo con uno speciale visore.

Un Petazzi sempre più coinvolto nelle faccende di Cantù: «Come c’eravamo noi dietro all’operazione Ragland, ci siamo ancora noi dietro all’arrivo di Gaines. Nel nuovo palazzetto, se lo spazio ci sarà, noi ci saremo. La possibile A2 di Cantù? Il progetto va avanti, non si fonda solo sulla permanenza in serie A: sono due situazioni che vanno avanti parallelamente. La serie A aiuterebbe a non far perdere qualche partner importante».

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