Di Giuliomaria: «Un altro anno
al Gorla, poi smetto ed alleno»

Dopo la promozione in C Gold con Cantù, si confessa l’ex professionista

«L’anno prossimo giocherò ancora qui e sarà il mio ultimo anno di attività. Con un desiderio, quello di scendere in campo con mio figlio. Poi mi dedicherò a fare l’allenatore».

Il ritorno a Cantù del figliol prodigo Christian Di Giuliomaria ha fatto centro. Gorla promosso in C Gold e “Di Giulio” a fare da totem ai più giovani. «Credo che si sia creato un buonissimo clima, dove tutti hanno capito che il disegno societario era più importante dei singoli – spiega il giocatore romano -. Io sono onesto e a 39 anni non è che mi manda avanti un campionato vinto in C Silver. Quello che mi arricchisce adesso è l’esperienza umana, e posso dire che è stata grande. Dopo la finale ho ricevuto abbracci che non mi aspettavo: come i ragazzi dell’Under 20 che mi dicono grazie».

Cantù aveva una panchina di under da svezzare, ma anche i senior hanno reso il 100 per cento. “Quello che dovevamo fare era aiutare i giovani a maturare. E alla fine proprio loro ci hanno trascinati alla vittoria. Sono usciti dalla mentalità delle giovanili e nel momento in cui dovevano dimostrare di essere cresciuti, l’hanno fatto”.

L’anno prossimo ? «Sarà l’ultimo e ho un sogno nel cassetto: giocare con mio figlio Jona (un 2002, nda.). Fargli un blocco, un passaggio, un’apertura. È stato un orgoglio personale aiutare i giovani quest’anno e non oso pensare come possa essere con lui. Intanto farò l’ultimo corso per diventare allenatore nazionale».

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