Mitchell ha già una mezza idea
«Cantù farà qualcosa di speciale»

La talent uosa ala americana rappresenta la punta di diamante del team di coach Pashutin.

Cavallo pazzo è la definizione che ricorre più frequentemente quando il soggetto di riferimento è Tony Mitchell, la punta di diamante della Red October di quest’anno. Basta infatti raccogliere un paio di informazioni sul suo conto a Trento e Sassari (i due club italiani che seppur in tempi e modi diversi lo hanno avuto a libra paga prima di questa sua esperienza a Cantù) per veder confermate le impressioni nel frattempo maturate di aver a che fare con un personaggio bizzoso assai.

Le sue prime impressioni sulla qualità di questa Red October? «Non amo sbilanciarmi, fare pronostici o parlare di obiettivi. Però una cosa voglio dirla: possiamo fare qualcosa di davvero speciale quest’anno».

La risposta più spiazzante, quantomeno per chi si è fatto un’idea del tipo di giocatore che sinora ha rappresentato, giunge però all’interrogativo riguardo quello che ritiene il suo punto di forza sul rettangolo di gioco. «Il quoziente intellettivo» ribatte secco.

L’intervista completa sulla Provincia di venerdì 7 settembre

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