Nasraoui talento del basket
«Vorrei giocare all’estero»

La comasca, reduce dal Mondiale Under 19, non nasconde le ambizioni

Disputare un Mondiale giovanile (Under 19) non è da tutti. Se poi sei stata anche per due volte campionessa d’Europa (Under 18 e Under 16) e per due volte campionessa d’Italia (nelle stesse categorie), allora sei davvero una promessa del basket nazionale.

Talento

Meriem Nasraoui aveva del talento quando ha iniziato a giocare a dieci anni nel Basket Femminile Mariano, e poi a Costa Masnaga si è consacrata vincendo appunto due scudetti ed entrando nell’orbita delle Nazionali giovanili con la fantastica annata delle 2002.

Quest’estate la 19enne marianese (nata a Cantù) ha quindi passato quasi due mesi in maglia azzurra. Prima in Bulgaria all’European Challengers Under 20 vinto trionfalmente dall’Italia, e poi in Ungheria in un Mondiale Under 19 che invece ha riservato delle delusioni. «Inutile negarlo, mi aspettavo molto di più – afferma infatti “Mary” - sia come squadra ma anche da me stessa. Vero è che ci sono stati degli infortuni e delle mancate convocazioni e alcune partite sono andate storte. Però potevamo tirarci su le maniche di più. Sarebbe bastato poco per battere l’Ungheria ed entrare nelle prime otto. Io però non ero freschissima e le dinamiche di squadra non erano quelle che invece si erano create a Sofia».

Infatti l’Under 20 ha brillato. «Avevamo delle giocatrici capaci mentalmente di prendersi le responsabilità, un bravissimo allenatore come Orlando e con le vittorie si era creato un bel clima. Come quando abbiamo vinto i due ori U16 e U18: eravamo la squadra più forte, ma soprattutto eravamo una squadra«.

Giocare un campionato mondiale però dev’essere un’esperienza unica. «Direi che le emozioni sono le stesse che ho vissuto agli Europei. Semmai trovi un livello ancora più alto. Squadre grandissime come gli Usa, che hanno vinto il torneo, da cui trarre insegnamento per il futuro».

Futuro

Futuro che per Nasraoui si chiama Villafranca, ancora in serie A2. Nessuna chiamata dall’A1 ? «Qualche offerta c’è stata ma non mi sento pronta. Non voglio correre e le mie soddisfazioni me le prendo lo stesso. Intanto dopo due anni ho lasciato Bolzano, dove sono stata molto bene, perché avevo bisogno d’altro. E con Villafranca che punta ai primi posti è un salto di qualità. Ma il mio obiettivo è un altro».

Quale ? «Finire la scuola e andare a giocare all’estero, magari in un college».

Niente ritorno alla casa madre Costa Masnaga ? «Con Costa ci siamo presi tante soddisfazioni. Ma ero piccola ed ero una testa calda. Tornare adesso non avrebbe senso, non sarebbe la mia felicità. Mi sento di aver già dato a Costa quello che dovevo dare. Poi magari un domani, chissà».

© RIPRODUZIONE RISERVATA