Nuova Cantù, il primo atto ufficiale
San Bernardo sponsor per tre anni

Non solo la firma del passaggio di proprietà, ma anche l’annuncio di un rapporto che continuerà

La Pallacanestro Cantù da poco prima delle 22 di ieri è diventata di proprietà di Tutti Insieme Cantù srl. Si è chiusa così definitivamente l’era Gerasimenko che si era aperta nel novembre del 2015, aveva mostrato significativi scricchiolii in corso d’opera, prestato il fianco a critiche e polemiche e mostrato ufficialmente la corda tre mesi fa quando lo stesso patron aveva messo sul mercato la propria partecipazione azionaria a costo zero.

E da quel momento ci si era attivati per trovare potenziali acquirenti.

Ciò che è accaduto nel frattempo è ormai di dominio pubblico, con la compagine di azionariato popolare Tic - sostenuta evidentemente dalla forza economica di diversi soggetti destinati in seguito a confluire in un consorzio - che è diventata il punto di riferimento per l’acquisizione della gloriosa società brianzola in attesa che il gruppo americano che ha manifestato interesse all’acquisizione delle quote di maggioranza (Southern Glazer’s Wine & Spirits, marchio leader mondiale nella distribuzione di vini e alcolici) tenga fede alla promesse e rilevi nei prossimi mesi la Pallacanestro Cantù.

Intanto, Acqua San Bernardo annuncia di rimanere in qualità di sponsor per i prossimi tre anni. Un altro colpo significativo.

Quella di ieri è stata l’ennesima giornata campale che ha contraddistinto una trattativa fattasi vieppiù estenuante. E quando si dava ormai per scontato che un altro giorno fosse trascorso inutilmente e che dunque non c’era davvero verso di uscirne, ecco il colpo di scena.

Ma questo lunedì 18 di ordinaria follia va descritto per intero. Premettendo che tutto era pronto dopo l’accordo precedentemente raggiunto tra le parti, ci si era così dati appuntamento a mezzogiorno in uno studio notarile canturino per sancire il passaggio di testimone dall’istrionico russo alla più pacata compagine di Tutti Insieme Cantù srl. Firme da apporre sugli atti e sugli assegni a decretare il definitivo via libera.

Ebbene, dal notaio ci si è sì trovati, senza tuttavia che la rappresentante legale della proprietà Polina Samoylova avesse ricevuto il mandato per la firma. Il patron, infatti, aveva chiesto ulteriori garanzie rispetto a quelle pattuite nella bozza d’accordo. Sembrerebbe essere stata richiesta una tutela aggiuntiva - probabilmente una fidejussione - relativamente alla somma che il venditore dovrà ricevere in più anni in forma rateizzata. Stando sempre a indiscrezioni, Gerasimenko avrebbe preteso nuove garanzie per sé nel caso la Pallacanestro Cantù dovesse nel frattempo fallire...

Sostenere che gli interlocutori canturini siano rimasti spiazzati dinnanzi a questa nuova presa di posizione del proprietario parrebbe persino un tantino eccessivo perché appunto hanno imparato ad apprendere a loro spese il tipo di approccio che Gerasimenko ha sempre mostrato nel corso dei negoziati. E allora si è andati avanti a oltranza, accettando il gioco imposto allo sfinimento.

La “delegazione” canturina ha in pratica colonizzato lo studio notarile strappando la promessa che il notaio sarebbe stato a disposizione anche per l’intera serata nel caso fosse giunto ok. E con gli assegni circolari già pronti (350mila euro subito e 450mila euro in 9 anni le cifre attorno alle quali si era trovato l’accordo) il cui deposito era stato garantito dalla banca incaricata a prescindere dagli orari di apertura della stessa. Insomma, tutti disposti a dare una mano per venire incontro alle pressanti esigenze degli acquirenti.

Ebbene, poco dopo le 20 nuovo riavvicinamento tra le parti e delega del proprietario finalmente recapitata alla propria rappresentante. E quasi due ore dopo ecco tutte le firme di Polina Samoylova per la Pianella srl e di Angelo Passeri per Tutti Insieme Cantù srl. È fatta, l’acquisizione si è perfezionata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA