Parrillo: «Carichi e concentrati
Ma quanto si soffre a star fuori»

L’esterno della Red October è infortunato e dovrebbe rientrare solo a fine mese.

«Mi sto curando, un po’ di male c’è ancora. Ma quanto si soffre a star fuori…». Salvatore Parrillo, guardia della Red October Cantù, scalpita ma sa che non è ancora arrivato il suo momento. L’infortunio alla caviglia sinistra lo terrà fuori dai giochi ancora per una ventina di giorni almeno.

Ma la sta «prendendo di petto» questa distorsione rimediata in allenamento, a fine ottobre, prima della sfida contro Reggio Emilia: «Mi sto curando - dice il giocatore – con terapie specifiche, anche con sedute in piscina e di cyclette perché la botta non è stata indifferente. Per ora riesco ad appoggiare la caviglia, ho tolto una stampella e spero nel giro di pochi giorni di togliere anche l’altra, per poi cominciare la riabilitazione che mi riporterà in campo, come spero, a fine mese».

Parillo ha seguito le partite contro Reggio e Brindisi in panchina, andando a referto, ma senza ovviamente poter entrare in campo: «Così come nelle vittorie, così come nei momenti di difficoltà, star fuori è davvero dura. Vorresti esserci per partecipare alla festa o per dare una mano alla squadra e invece non puoi. È una sensazione che non ho mai provato in carriera, visto che questo è l’infortunio più grave che mi sia capitato. Ma, seppur importante, è un trauma gestibile e tutto sommato non mi terrà fuori così tanto dal campo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA