Sodini uomo marketing
Cori, canti: «Amiamoci»

Che la comunicazione fosse un suo pallino, lo si sapeva bene fin dalla sua prima volta a Cantù. Ora però ha preso in mano la situazione

Probabilmente non c’è miglior uomo marketing, per questa Cantù, del suo allenatore Marco Sodini. Che la comunicazione fosse un suo pallino, lo si sapeva bene fin dalla sua prima volta a Cantù. Ora però ha preso in mano la situazione, anche rischiando di scottarsi (pronti via, dopo i proclami di grandeur, è arrivato il -18 contro Treviglio). Abituiamoci: sarà così più o meno per tutto l’anno. Ogni volta che dovrà dire qualcosa, la farà in bello stile. E con il piglio del capopopolo. Alla presentazione della squadra a Villa Calvi non si è risparmiato.

Vuole convincere la gente a tornare al palazzetto e ci mette la faccia, garantendo sulla squadra: «Faccio fare cose strane in allenamento, come una corsa e un tuffo sul parquet: un giocatore si è buttato e si è bruciato la mano». Non bara coach Sodini. Non promette numeri da circo, ma un team che sappia conquistare le persone: «Non vedrete Teodosic, ma questi ragazzi vi faranno innamorare. All’inizio forse non giocheremo nemmeno tanto bene. Ma non ci devono essere dubbi su dove dovremo essere l’anno prossimo».

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