Un irlandese al Canturino
«L’ho scelto perché è al top»

«Ho scelto l’Italia per continuare con il ciclismo perché le gare sono di ottimo livello e le squadre hanno tutte un approccio molto professionale».

Con il titolo irlandese Under 16 sulle spalle, Adam Gilsenan sa bene che, se vuole quantomeno accarezzare il sogno di diventare un corridore professionista, uscire dal suo Paese per confrontarsi con avversari competitivi è quasi una condizione indispensabile per non perdere chance a ogni buon conto tutte da costruire.

Davanti a lui, due le strade da scegliere: «viaggiare in paesi diversi, ogni settimana», iscrivendosi a corse qua e là per l’Europa, oppure individuare una nazione e provarci lì, alternando nella prima parte di stagione lo studio in Irlanda alle gare lontano da casa per poi sfruttare la pausa estiva per darci dentro senza più pensare ai libri. La decisione presa è stata la seconda, con l’individuazione dell’Italia quale punto fermo per la stagione ciclistica su strada 2021 e nel Club Ciclistico Canturino 1902 il riferimento ideale per provare a crescere nel confronto con tanti ragazzi di prospettiva.

E così, poche settimane fa Gilsenan s’è accasato nella Città del mobile, un matrimonio celebrato a distanza in attesa che le restrizioni da Covid-19 lascino il passo alla possibilità di spostarsi da e verso lo Stivale. «Ho scelto il Canturino 1902 - spiega il corridore irlandese - perché è una società al top e abbiamo deciso che sarebbe stata la migliore scelta per me per continuare a crescere. Hanno un ottimo staff e si prendono cura di tutti i loro atleti molto bene; è, insomma, il tipo di squadra di cui ogni corridore vorrebbe essere parte».

Classe 2004, Gilsenan andrà a inserirsi in un gruppo composto da quattro riconfermati al secondo anno (Ceci, Pappalardo, Ponti e Santamaria), un altro secondo anno arrivato proprio quest’anno (Vismara) e a una truppa di atleti di prospettiva - tra cui lui stesso - da forgiare nel corso della stagione.

«Il mio obiettivo per la stagione 2021 è innanzitutto quella di farmi un’idea delle corse in Italia e poi raccogliere risultati ovunque dovessi averne la possibilità», racconta con lo spirito di chi sa di avere tanto da imparare da questa nuova avventura.

Le difficoltà, ovviamente, non mancheranno, non fosse altro per la distanza e gli impegni scolastici che nei primi mesi non gli consentiranno di allenarsi con i compagni di squadra. «Vado ancora a scuola in Irlanda, quindi viaggerò da e verso l’Italia il più possibile e poi mi trasferirò lì per l’estate; tra le tante cose, la scelta del Canturino porterà con sé la possibilità di vivere il periodo estivo », conclude.