Dalle salite di Pantani al Ghisallo
Con la maglia del Cc Canturino

L’impresa di Antonio Cortese: «Un omaggio ai grandi»

Antonio Cortese, dopo aver portato a termine la sfida (Le Salite del Pirata) lanciata da una delle più prestigiose riviste di ciclismo, replicando le tappe di montagna più significative del Giro d’Italia che hanno reso immortale il mito di Marco Pantani (Oropa, Montecampione, Stelvio, i passi dolomitici, Gavia e Mortirolo, ecc.) ha deciso di affrontare il percorso del Giro di Lombardia, la classica monumento che si svolge sul nostro territorio da Bergamo a Como, facendo tappa alla Madonna del Ghisallo (Patrona dei ciclisti) dove ho incontrato il Presidente del Museo del ciclismo del Ghisallo Antonio Molteni (vedi foto con vestizione della maglia del Ghisallo) che, con Carola Gentilini e tutti i collaboratori, si sta prodigando per tenere in vita questo gioiello, voluto dal grande Fiorenzo Magni, che racchiude la storia del ciclismo mondiale.

«Lo spirito che mi ha accompagnato lungo questo tragitto - ha detto il ciclista canturino - è stato quello di poter ricordare le gesta dei grandi campioni perché il ciclismo di oggi ha quanto mai bisogno di attingere dal passato quei valori che ci sono stati lasciati in dote ed un luogo dove respirare quest’aria di virtù e qualità é certamente il Museo del Ghisallo».

Antonio durante le sue “imprese” ha sempre indossato i colori del Cc Canturino, la storica e gloriosa società ultra centenaria che tanti atleti ha dato al ciclismo professionistico.

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