Pecchia è tornato
«Pronta dare una mano»

«Sono convinto che si siano visti i frutti del grande lavoro svolto in queste tre settimane: questa pausa ci voleva per riprenderci e per “studiare”»

Andrea Pecchia “is back”. La conferma? La prova di grande sacrificio offerta contro la DeLonghi Universo Treviso e la sentita dedica alla famiglia e alla fidanzata Beatrice: «Mi sono state vicine in un periodo non semplice per me».

Le ha viste tutte in questi mesi un po’ complicati, che quasi l’esterno della Pallacanestro Cantù non ne vuole quasi parlare: il Covid l’ha preso in pieno, ha perso sei chili, non si è nemmeno fatto mancare una fastidiosa gastroenterite.

«Acqua passata, ora sono pronto dare una mano a Cantù. Posso solo dire che ho lavorato tanto per superare questi problemi, le persone che mi circondano mi hanno aiutato a non mollare mai. Il lavoro duro paga sempre, mi sentivo in forma domenica sera e spero di averlo dimostrato».

E c’è anche la sua mano in questa seconda vittoria casalinga consecutiva, arrivata dopo un lunghissimo stop del campionato. Due numeri: 9 punti, 7 rimbalzi, 4 assist, 17 di valutazione, la seconda migliore alle spalle di Gaines.

È davvero un bel ripartire, anche alla luce della museruola messa a Logan: «Sono convinto che si siano visti i frutti del grande lavoro svolto in queste tre settimane: dico la verità questa pausa ci voleva per riprenderci e per “studiare”. Stiamo apprendendo il nuovo sistema di coach Bucchi, con diverse soluzioni difensive e in attacco. Domenica si è vista l’energia che abbiamo messo in campo, con un cambio di marcia evidente nel secondo tempo. Nel primo, concordo con Bucchi, siamo stati comunque bravi a non farli scappare, nonostante abbiano segnato con percentuali clamorose. Al posto del canestro sembrava ci fosse una vasca da bagno…».

La chiave della partita? «Certamente la difesa, perché quando siamo migliorati, chiudendo i buchi in area ed evitando di concedere canestri facili, alla fine è venuto tutto più facile anche in attacco. Io cerco di essere utile in ogni parte del campo, domenica però c’era più bisogno di me soprattutto in difesa, su Logan. Ma sul bomber di Treviso, la squadra ha svolto un eccellente lavoro difensivo collettivo, che ovviamente avevamo preparato e studiato».

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