Quando l’unione fa la forza
Ecco la nuova “Casartelli”

Il 29 maggio la nuova versione della pedalata. Sinergia con la Cascina don Guanella di don Frasson. La formula per avere più gente a ricordarlo in sella

Nella Casa del ciclismo – così la definiva il compianto Fiorenzo Magni, così l’ha chiamata ieri pomeriggio in apertura il presidente del Museo del ciclismo, Antonio Molteni - c’è la bicicletta che Fabio Casartelli utilizzò fino alla penultima tappa della sua vita, prima della tragica caduta sul Portet d’Aspet.

Presentazione

A lato del tavolo del relatori, la maglia olimpica vinta a Barcellona nel 1992, la medaglia d’oro e la divisa che il figlio di Fabio, Marco Casartelli, ha disegnato per i partecipanti alla prima edizione della Randonnée olimpica e della famiglia proposta dalla Fondazione Casartelli, dalla Cascina Don Guanella e dalla Ghisallo Cycling Museum.

«Per me – ha spiegato don Agostino Frasson, anima della Cascina - è motivo di gioia creare un evento che unisce due realtà del territorio in un momento in cui è più facile dividere, anziché unire. Ciò deve far piacere a tutti. Spesso e volentieri si cerca di coltivare il proprio orticello, stare sotto il proprio campanile, non guardando quello vicino. Abbiamo cercato di ampliare un po’ l’orto, allargando la visuale. Uniamo le forze, dunque, anziché disperderle in mille rivoli».

Al posto di due appuntamenti, uno per la Cascina, l’altro per la Fondazione, ecco la fusione in un’unica Randonnée, che sarà anche valida per l’assegnazione del Campionato italiano a squadre.

«Siamo felici e orgogliosi di accompagnare questa corsa. Mi auguro una grossa partecipazione», ha detto Gioacchino Garofalo, presidente della Ghisallo Cycling, unico partner organizzativo dell’evento in programma domenica 29 maggio.

Al sindaco di Albese con Cassano, Carlo Ballabio, il compito di dare il benvenuto, in anticipo, ai futuri iscritti alla manifestazione: «Quando si parla di biciclette – ha sottolineato - ad Albese con Cassano si può soltanto dire presente. Sono assolutamente contento dell’evoluzione della Fabio Casartelli: mi piace l’idea che sia diventata Olimpica e della famiglia perché dà un senso di allargamento».

A Pierluigi Marzorati, che presiede la Fondazione Casartelli, il compito di aprire alle nuove generazioni: «L’impegno nostro – ha commentato - deve essere quello di coinvolgere i giovani. Abbiamo bisogno di promuovere il ciclismo e una manifestazione come questa può essere importante. Siamo tutti speranzosi di avere più gente possibile. La concorrenza è tanta e, con umiltà, dobbiamo andare avanti. Questa è una bella opportunità».

Formula

Una nuova formula, sposata con entusiasmo dalla Federazione ciclistica lombarda: «Siamo qui a presentare – ha affermato Gianluca Londoni, consigliere regionale della Federazione - una cosa nuova per la federazione. Un nuovo format, più agile da organizzare. E’ un mondo che si sta sviluppando a macchia d’olio. Le presse sono rosee: l’augurio è che possa crescere e portare avanti sia il nome di Fabio sia i progetti di don Agostino».

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