Dopo la pandemia è cresciuta la fiducia nell'Ue

BRUXELLES - Durante la pandemia è cresciuta la fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee. Lo riporta il nuovo sondaggio Eurobarometro commissionato dal Parlamento europeo.

Il 49% dei cittadini dell'Ue ha infatti un'immagine positiva dell'Ue (dato fermo al 40% prima della pandemia), mentre il 37% ha un immagine neutra (prima della pandemia il dato era 42%) e solo il 14% negativa.

Fermi al 45% invece coloro che in Italia sono pienamente soddisfatti dall'Ue (dato in salita del 5% dal 2020), al 38% i cittadini italiani con atteggiamento neutrale ed al 17% coloro che hanno un atteggiamento negativo nei confronti dell'Unione.

Più aperta invece la forbice dei dati delle risposte su quanto i cittadini credano che la loro voce conti all'interno dell'Ue. Stando ai dati, infatti, il 52% dei cittadini ritiene che la loro voce non sia ascoltata dalla istituzioni europee, dato però che scende al 31% e 32% in Svezia e Danimarca mentre sale al 71% in Estonia ed al 85% in Lituania.

In Italia il 64% di cittadini ritiene che la loro voce non sia presa sufficientemente in considerazione mentre un 32% si ritiene ascoltato.

Stando al sondaggio, infine, gli intervistati hanno dimostrano un deciso interesse a essere informati sul funzionamento dell'Ue: il 43% infatti ha espresso il desiderio di avere più informazioni sulle modalità di utilizzo dei fondi Ue, il 30% sulle conseguenze concrete della legislazione europea nel loro Paese, il 29% sulle attività degli eurodeputati da loro eletti e sempre il 29% su ciò che l'Ue sta facendo per superare la pandemia.

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