Caserta, inchiesta su azienda trasporto pubblico: 45 arresti

Caserta, inchiesta su azienda trasporto pubblico: 45 arresti Indagati dipendenti dell'Acms, 45 misure cautelari

Napoli, 15 nov. (Apcom) - Erano persino arrivati a vandalizzare i mezzi pubblici pur di permettere ad autobus di ditte private del Casertano di provvedere al trasporto di migliaia di cittadini. E' venuto fuori anche questo da un'indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha portato all'emissione di 45 misure cautelari eseguite dalla Polstrada di Caserta. Gli indagati sono dipendenti della Acms, l'azienda di mobilità pubblica che serve l'intera provincia di Caserta.Intercettazioni telefoniche, pedinamenti, sequestri, ma anche riprese con telecamere e denunce di numerosi utenti e associazioni hanno permesso di fotografare un "quadro di diffusa, capillare e impunita illiceità". Alcuni dei cento dipendenti della Acms, infatti, avevano costituito una vera e propria organizzazione criminale che, nel corso degli anni, ha portato al tracollo finanziario dell'azienda, per un debito di circa cento milioni di euro, provocando una pesante ricaduta sul trasporto pubblico dell'intero Casertano.In particolare è emerso che gli organizzatori e i promotori della `banda', nonostante fossero dipendenti dell'azienda, erano titolari o imparentati con i proprietari di ditte attive nel settore dei trasporti. Secondo quanto ipotizzato, l'Acms è stata portata "dolosamente al tracollo finanziario con una serie infinita di danneggiamenti di mezzi e degli autobus che sarebbero serviti al trasporto dei cittadini". Il disservizio, di fatto, avrebbe favorito i titolari delle ditte private per conto delle quali operavano numerosi dipendenti dell'Acms.

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