Morto dopo l'arresto, i genitori chiedono verità

Morto dopo l'arresto, i genitori chiedono verità Garante detenuti: sconvolgenti le foto rese note dai familiari

Roma, 29 ott. (Apcom) - La morte di Stefano Cucchi, il giovane di 31 anni morto lo scorso 22 ottobre nella sezione detentiva dell'ospedale Sandro Pertini "presenta molti lati oscuri e preoccupanti". Lo ha detto Luigi Manconi, presidente di 'A Buon Diritto' nel corso della conferenza stampa che si è tenuta al Senato alla presenza del papà di Stefano, Giovanni Cucchi, della sorella Ilaria e di diversi parlamentari della maggioranza e dell'opposizione.I familiari chiedono la verità e l'accertamento dei fatti sulla morte di Stefano, fermato dai carabinieri il 16 ottobre scorso per possesso di 20 grammi di marijuana, protagonista di un 'calvario' iniziato in una caserma e terminato all'ospedalePertini con la tragica morte. La famiglia Cucchi ha deciso direndere pubbliche le foto shock nelle quali si vedono i segnidelle lesioni e dei traumi sul corpo del giovane. "Una decisionesofferta e coraggiosa", ha spiegato Manconi, per avere rispostesu quello che è avvenuto, per dissapare le zone d'ombra eaccertare eventuali responsabilità. Sul caso la procura di Romaha aviato un'indagine. "Di questa vicenda - ha detto l'avvocato Fabio Anselmo, legale dei Cucchi - non sappiamo nulla se non quello che ci dinono le condizioni del corpo di Stefano" attraverso alcune foto scattate dall'agenzia funebre.Per il Garante dei detenuti della Regione Lazio Angiolo Marroni"le sconvolgenti immagini del cadavere di Stefano Cucchi, diffuse con molto coraggio oggi dalla sua famiglia", dimostrano che nella vicenda del 31enne geometra romana deceduto in circostanze da chiarire nel reparto detentivo del Pertini, "sono stati violati diritti fondamentali dell`individuo, in primis quelli alla vita, alla salute e alla dignità".

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