Nuova influenza, il Governo polacco contro i vaccini:è una truffa

Nuova influenza, il Governo polacco contro i vaccini:è una truffa Ministro Sanità: chi lo distribuisce aiuta case farmaceutiche

Roma, 18 nov. (Apcom-Nuova Europa) - Il governo polacco non si fida dei vaccini contro il virus H1N1, ufficializza al riguardo i proprio dubbi - "una ventina" di punti poco chiari" - e accusa i colleghi che invitano alla vaccinazione di fare gli interessi delle case farmaceutiche. E' stato il ministro della Sanità di Varsavia, la signora Eva Kopacz, a prendere posizione sul vaccino in distribuzione in molti Paesi europei: "per me non è abbastanza sicuro", dice, in un intervento davanti al Senato che sta facendo il giro del mondo sul web. Una vera e propria invettiva contro i tre vaccini disponibili, che - fa notare - vengono trattati tutti alla stessa stregua, malgrado siano basi su diverse sostanze attive, non hanno controindicazioni dichiarate e sono passati attraverso controlli decisamente brevi."Non esiste un solo effetto collaterale: hanno inventato il farmaco perfetto - eclama la Kopacz - e visto che il farmaco è così miracoloso, come mai le società che lo producono non vogliono introdurlo nel mercato libero e assumersene la completa responsabilità?". La responsabile della Sanità avanza dubbi sia sull'efficacia che sulle eventuali controindicazioni. E si chiede come mai la nuova influenza sia stata 'promossa' a pandemia, quando "Un milione di persone muoiono ogni anno, sempre per l`influenza stagionale, su scala mondiale".Insomma, più dubbi che certezze, secondo il ministro polacco. "A quelli che mi spingono a comprare il vaccino voglio chiedere: come mai non avete gridato e sbraitato l`anno scorso, due anni fa e nel 2003? Nel 2003 abbiamo avuto 1 milione e 200mila polacchi con l`influenza stagionale.Quindi per ora il governo di Varsavia non intende sposare la strategia del vaccino con il virus H1N1. "Lo Stato polacco è molto saggio, i polacchi sanno distinguere la verità dalle balle con molta precisione. Sono anche in grado di distinguere una situazione oggettiva da una truffa", conclude Kopacz.

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