Papa/ Tullia Zevi: Era meglio silenzio ma rapporti non a rischio

Papa/ Tullia Zevi: Era meglio silenzio ma rapporti non a rischio "Pio XII complesso, storici devono ancora diradare ogni dubbio"

Roma, 20 dic. (Apcom) - "Di fronte ad una figura complessa comePio XII sarebbe meglio osservare un doveroso silenzio, in attesadi saperne di più e con più mirata certezza quando sarannocompletamente aperti gli archivi del suo tormentato pontificato.Ma non credo che la decisione assunta da Benedetto XVI su papaPacelli possa compromettere i rapporti tra ebrei e cristiani, e,tantomeno, mettere in pericolo la visita che papa Ratzinger faràalla Sinagoga di Roma il 17 gennaio prossimo". Intervistata oggida Repubblica, la professoressa Tullia Zevi, presidente emeritodell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, cerca di gettareacqua sul fuoco delle polemiche nate dalla decisione di papaBenedetto XVI di 'candidare' a beato Pio XII.Tullia Zevi definisce "apocalittici" gli anni del pontificato diEugenio Pacelli e ritiene che "papa Pacelli è un personaggiocomplesso e controverso, soprattutto per tutto quanto c'è statotra lui e il regime fascista nell'ambito del quale guidò laChiesa cattolica come sommo pontefice. Non sta a me e, tantomeno,a tutto il mondo ebraico sindacare sulle decisioni di un Papa. Inquesto caso però - continua - forse è bene non avere fretta. Perun giudizio complessivo su Pio XII manca ancora tutta la parterelativa alla documentazione del suo pontificato che dovrà esseremessa a disposizione degli studiosi"."Sono gli storici che devono rispondere a questi quesiti ediradare, sulla base di documentazioni attendibili, i dubbi cheancora circondano Pio XII. È comunque un fatto storicamenteprovato - prosegue la professoressa - che tante sue scelte furonodettate dalla sulla apocalittica paura verso il comunismo, senzatener conto che, anche in quegli anni, non c'era solo ilcomunismo sovietico, ma tante altre forze progressiste,socialiste e socialdemocratiche. Ma non va mai dimenticato che èstato un pontefice che è vissuto in tempi drammatici e difficili".Infine uno sguardo ai rapporti tra cristiani e ebrei: "Non credoche ci saranno conseguenze sui rapporti, ormai non si tornaindietro, il dialogo andrà sempre avanti, anche di fronte adincomprensioni momentanee e persino a critiche reciproche, comepuò legittimamente succedere con Pio XII. Indietro però non sitorna. Per fortuna".Sav201029 dic 09

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