Scuola/ Miur: bullismo in 3 istituti su 4, ma se ne parla poco

Scuola/ Miur: bullismo in 3 istituti su 4, ma se ne parla poco 87% casi lievi non ripresi da media: intesa con Pari opportunità

Roma, 13 ott. (Apcom) - Episodi di bullismo verbale, frequenti e sporadici, sono ormai diffusi in tre scuole su quattro (nel 76,5% dei casi) e quelli di violenza fisica in quasi due istituti su tre (nel 62,8%): sono dati `pesanti' quelli resi noti questa mattina al Miur in occasione della divulgazione del concorso `Io dico no alla violenza' e della celebrazione dell'`VIII Giornata europea dei genitori e della scuola' nell'ambito della I Settimana contro la violenza. Numeri purtroppo in costante crescita e che hanno dato impulso alla istituzione del protocollo d'intesa, firmato oggi, tra il dicastero dell'Istruzione, attraverso il ministro Mariastella Gelmini, ed il dipartimento per le Pari Opportunità, rappresentato dal ministro Mara Carfagna.Dai numeri presentati oggi sullo stato dell'arte del bullismo in Italia, derivanti da un monitoraggio nazionale, risulta che nell'87,4% dei casi i danni contro il patrimonio, prodotti dalla violenza gratuita di ragazzi frequentanti scuole di ogni ordine e grado, hanno cagionato ostacoli alle normali azioni quotidiane in forma solo lieve o media. Episodi che però esistono, ma che nella gran parte dei casi non arriverebbero ad essere pubblicizzati dai media. Mentre solo il 7,4% farebbe `notizia' perché di entità più grave.Viale Trastevere ha fatto anche sapere che negli ultimi 12 mesi al Miur "sono arrivate per conoscenza, dalla Prefetture e dai genitori, 302 segnalazioni di denunce per casi di bullismo avvenuti nelle scuole. Questo numero - commentano dal ministero - è solo una piccolissima parte, quella visibile e denunciata, di un iceberg che coinvolge ogni giorno centinaia di ragazze e ragazzi".Il fenomeno percepito dall'opinione pubblica sarebbe quindi ben al di sotto della sua reale ed attuale consistenza: tanto che i genitori, che hanno un contatto con la scuola sicuramente più diretto e spesso, nel caso di quella dell'obbligo, anche quotidiano, percepiscono il bullismo come un malcostume dei nostri giorni sicuramente "in crescita": tanto che, fa sapere il ministero, le famiglie hanno ormai la percezione " che si diventi bulli sempre più precocemente e che per contrastare questi fenomeni sia essenziale coinvolgere le famiglie e attivare spazi di ascolto".La scuola italiana non starebbe però a guardare. Sempre in base allo studio ministeriale risulta, infatti, che quasi tutti gli istituti negli ultimi 3 anni hanno adottato iniziative a favore di un clima più rispettoso tra gli studenti ed in generale con il prossimo: "tali iniziative, all'interno delle quali sono presenti moltissime `buone pratiche' - spiega il Miur - si dividono in tre categorie: assistenza, che consiste nell'arginare i danni, comprendere il disagio ed adottare iniziative adeguate; prevenzione del disagio e del bullismo; promozione delle energie proattive".

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