E diciamolo: queste strade fanno schifo

Dopo l'ennesimo, traumatico incontro con una buca, con notevole disappunto per la ruota del mio motorino e dopo la slogatura della caviglia di mia moglie, punita per essersi inoltrata su un marciapiede sconnesso, vorrei esporre alcune considerazioni.
È ormai pubblicamente ammesso che le nostre strade sono in condizioni precarie. Per la verità fanno schifo. Secondo i responsabili del settore la mancanza di soldi non consente di effettuare una corretta manutenzione, quindi il deterioramente è destinato a peggiorare. Ma io contesto che non ci siano soldi. Avete pubblicato un elenco delle retribuzioni dei dirigenti comunali e provinciali, somme notevoli, eccessive, ingiustificate. E tutto questo mentre la città sprofonda nel degrado.
Allora i soldi ci sono, e sono tanti, un fiume di denaro al quale si abbevera un numero eccessivo di eletti che forma una poliarchia, per nutrire la quale il denaro non basta e non basterebbe mai. Vista la situazione, propongo il taglio immediato di certe retribuzioni per recuperare il minimo indispensabile a risanare la strade.

Bruno Arcellaschi
Cernobbio

Mettiamoci il cuore in pace. Il Comune è in bolletta e il piano di asfaltatura da 800 mila euro non verrà realizzato: in cassa non c'è una lira. Mi chiedo se tutto sommato non sia meglio così, perché è inutile continuare a metterci una pezza e buttare via il denaro dei contribuenti in interventi fatti alla carlona. Lo vediamo tutti: i rattoppi si sgretolano alla prima pioggia. Ma qui casca l'asino, perché per risanare le strade in modo duraturo servirebbe la bellezza di 12 milioni di euro.
Lei lancia una provocazione e come tale la registriamo. Non credo che avrà successo. Ma sul Comune incombe un altro rischio: che le richieste di risarcimento danni, già numerose, aumentino in maniera esponenziale.
Insomma, quest'amministrazione lascia una pesante eredità. Chi dovrà raccoglierla non è da invidiare.

Pier Angelo Marengo
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