Alle primarie i veri perdenti sono i matusa

Adesso che Bersani ha vinto le primarie e sarà il candidato premier del centrosinistra, che alleanza farà per il nuovo possibile governo? E che cosa succederà nel Pd? Renzi dice che continuerà a fare il sindaco di Firenze e basta, ma nessuno ci crede. Renzi sarà un alleato o un rivale di Bersani? Io penso più un rivale.

Paolo di Benedetto

Sarà un alleato nella corsa alla conquista di Palazzo Chigi, però imporrà un prezzo: un gruppo di suoi candidati. Bersani ha già accettato di pagarlo: quando dice che rinnoverà le liste, risponde in anticipo alla richiesta che Renzi non gli ha fatto, ma che gli farà. Renzi non si sottrarrà alla prova di lealismo, mantenendo fede all'impegno preso e rinnovato subito dopo la sconfitta. Però non si sottrarrà neppure al ruolo di capo dell'opposizione che il grande sostegno popolare ricevuto gl'impone: anche se volesse rinunziarvi, non potrebbe. Vi è obbligato dal successo ottenuto. E in questo caso (in tale veste) si trasformerà nel rivale numero uno di Bersani. I veri perdenti della partita sono le gerarchie del Pd, la nomenklatura, i dirigenti pluridecennali che rifiutano di scollare il sedere dalle poltrone di partito e dagli scranni istituzionali. Bersani in parte se ne disferà, grato a Renzi per avergliene fornito l'occasione con il suo insistere sulla cacciata dei rottamati. Anche Bersani pensa che vi sia un bel po' da rottamare, ma non può dirlo. Invece di parlare, farà. Anche perché, se non facesse, si condannerebbe al fallimento. Quanto all'alleanza di governo, sarà quella delle primarie. Con Casini e il listone montezemoliano si vedrà: dipende dalle legge.

Max Lodi

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