Statale 106 Jonica, Stasi: «Non chiediamo favori ma diritti»

Ciclicamente la questione dell'ammodernamento della statale 106, torna a circolare su note stampa e interviste. Questione sulla quale l'amministrazione da comunale ha da sempre una posizione chiara e decisa.

 «Ho letto, all'interno di una intervista più ampia, la dichiarazione di un consigliere regionale che, tornando sulla questione della SS. 106, ha sostenuto che l'Amministrazione Comunale l'anno scorso "non avrebbe deciso" - afferma il sindaco Flavio Stasi -  si tratta di un concetto poco frequente, ma bisognerà accettare il fatto che l'Amministrazione Comunale, come detto in Consiglio Comunale e riportato nei pareri formali, aveva deciso eccome: con la propria contrarietà ad un percorso quasi tutto in rilevato (tipo diga), compresi gli attraversamenti dei due scali, con un consumo di territorio abnorme ed un tratto a poche decine di metri dal mare»

«Abbiamo sempre ritenuto che tali criticità meritassero soluzioni serie, ma in questa battaglia sacrosanta l'Amministrazione é stata lasciata per lungo tempo da sola dalla deputazione regionale e nazionale - continua il Primo Cittadino - Per quale ragione? Quella di sempre: che sarebbe stato impossibile avere un progetto migliore e che avrebbero spostato i soldi altrove, come se (ammesso che ci fossero) si fosse trattato di un favore, di una grazia. A distanza di tempo abbiamo la certezza di chi aveva ragione all'epoca.

Quando si capì che l'Amministrazione non avrebbe ceduto alle pressioni costanti, si aprì finalmente una fase di confronto tra Comune, Regione ed Anas».

«Quel progetto intoccabile, allo stato attuale, grazie al lavoro costante e certosino di questi mesi prevede:

 - gli attraversamenti degli scali non più in rilevato, ma con galleria o viadotto urbano sul modello dell'architetto Adriao realizzati a Lisbona;

- parchi pubblici, piazze e parcheggi per integrare gli attraversamenti urbani;

- la rimozione dal percorso di una intera trasversale che, tra i due scali, tagliava in due il territorio dalla ferrovia all'attuale percorso della Statale;

- uno svincolo ulteriore poco più a nord del Torrente Coriglianeto che consentirà di accedere facilmente al centro storico di Corigliano attraverso la strada del macello;

-  Una rotonda sull'attuale 106 a Boscarello per creare un asse viario Schiavonea - SS 106 - Ponte Margherita;

-  Una rotonda sull'attuale 106 all'altezza di Fabrizio per superare l'ingresso imbarazzante su via Tirana;

-  Una rotonda sull'attuale 106 a Toscano-Ioele per eliminare la pericolosità dell'incrocio;

-  Un attraversamento litoraneo carrabile sul torrente Cino, che colleghi Pirro Malena a Toscano-Ioele;

 - Un attraversamento litoraneo carrabile che colleghi Gammicella e Seggio;

  - Un attraversamento litoraneo carrabile sul torrente Nubrica, che colleghi Zolfara a Fossa».

«Non stiamo parlando di cose inventate, ma di progetti condivisi e messi nero su bianco grazie all'impegno infaticabile di questi mesi, ed al termine di questo lavoro saremo chiamati nuovamente a discutere, in primis in Consiglio Comunale - insiste il sindaco Stasi - probabilmente, se ci fosse stata fin dall'inizio coesione territoriale, tutto questo sarebbe stato migliore e più veloce, ma spero serva da lezione per il futuro. Il progetto che si sta delineando e sul quale ci si dovrà determinare non è un progetto ideale, né è come l'ottavo megalotto, ma certamente è decisamente meno impattante, non è eccessivamente costoso (meno di un terzo dell'ottavo megalotto) e rappresenta una base di discussione molto più seria».

«Resta l'esigenza, ancora, di dare completa copertura finanziaria e procedere anche con altri tratti, a partire dal Crosia-Cariati - conclude il primo cittadino - Non abbiamo mai chiesto favori per il nostro territorio, ma semplicemente diritti, e tra questi vi è quello di una strada a 4 corsie, compatibile con le nostre prospettive di sviluppo urbano ed economico»

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