Chiamate l’interprete

Per gli uomini è difficile capire le donne. Ne facciamo esperienza fin dalla prima infanzia: momenti di assoluta confusione, poi l’illuminazione a bocca spalancata quando finalmente il pensiero della controparte viene svelato e chiarito. Spesso da un’altra donna.

A quanto pare è proprio così: gli uomini sono in grado di capire ciò che le donne intendono solo avvalendosi di un’interprete. E questo interprete è a sua volta una donna.

Non sto a dirvi come i ricercatori delle Università di Berlino e Stoccolma, che per affrontare la delicata materia hanno unito gli sforzi, ci siano arrivati. Fatto sta che i test sono inoppugnabili: se, da uomini, volete capire cosa passa per la testa di una donna, chiedete a un’altra donna. Non necessariamente a un’amica - né vostra, né della donna che intendete “decifrare” -, basterà una conoscente di entrambi. Qualcuno che possa avvicinarsi all’obiettivo e, ascoltando le sue parole e valutando la sua “espressività emotiva”, possa infine sciogliere l’indovinello e consegnarvi il messaggio (de)cifrato. Chiave di tutto sembra proprio essere la citata “espressività emotiva”: le donne ne abbondano - lo dicono i ricercatori -, mentre gli uomini tendono in qualunque circostanza a prodursi nell’imitazione di un capitello di marmo, nell’illusione che questo li renda dei “duri”.

Ora pare che le Università si dedicheranno all’interpretazione del pensiero degli uomini. Sarà certo lo studio più breve che la scienza abbia mai prodotto.

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