Renzi corriere?

La paranoia fa soffrire molto chi ne è afflitto, questo è vero, ma a pensarci bene è una psicosi piuttosto ridicola. Se non fossi sicuro al cento per cento che tutti voi là fuori mi state spiando, sarebbe facile dimostrarvelo.

La forma più ridicola di paranoia è quella collettiva perché, per alimentarsi, ha bisogno di costanti iniezioni di bufale ed esagerazioni. La paranoia collettiva è quella che tocca i gruppi sociali uniti da una convinzione, quasi sempre politica, che li porta a scorgere, individualmente e tutti insieme, ogni sorta di macchinazioni, dietro alle quali c’è, naturalmente, la fazione avversa.

A mettercisi d’impegno, si può trovare traccia di complotto quasi ovunque. La dimostrazione più recente viene dai sostenitori di Donald Trump: essi sostengono di avere le prove che Internet è contro di loro. Con “Internet” si deve intendere, qui, Google, ma è quasi la stessa cosa, vista la potenza e la diffusione del motore di ricerca.

Come si proverebbe la faziosità di Google? Semplice: con il curioso comportamento del meccanismo di auto-completamento delle parole digitate. La discussione si è accesa su Reddit quando qualcuno ha fatto notare che scrivendo “crooked” (“storto”, ma anche “disonesto”, “corrotto”) e aggiungendo una“H”, Google non corre a completare la frase in “crooked Hillary”, “Hillary corrotta”. Questo non avviene, dicono i trumpisti (trumpettieri?) neppure aggiungendo “Hil” e anche andando oltre. Nel motore di ricerca Bing, invece, “crooked Hillary” viene proposto al semplice apparire di “crook”. Come la mettiamo?

In un’era di manipolazioni digitali, i sospetti dei trumpadori sono forse molto fantasiosi ma non del tutto inverosimili. E in Italia? Un meccanismo simile mette forse Renzi al riparo da ricerche per lui malevole? Giudicate voi. Digitando “Renzi co...” esce: “Condannato, comunista, comico e corriere”. Provandoci con Grillo l’esito è più incerto: “Grillo cosa mangia”. Espressione passabile di lettura maliziosa ma, bisogna ammetterlo, solo applicandovi un discreto sforzo di malizia.

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