Il paradiso non può attendere

Il paradiso non può attendere

Giurin giuretta.. che non ci avevo neppure pensato. Volevo fare un giro su per la Roncola, che è sempre un bel pedalare al dieci per cento. Mi ha tradito il sole e, chissà, forse un pensiero recondito. Sta di fatto che – complici due ragazzi del Bici Club Agrate incontrati per caso ed ai quali mi sono faticosamente aggregato - mi sono ritrovato prima a Parè di Valmadrera, poi a Onno e, infine, a Visgnola di Bellagio. Di lì alla Madonna del Ghisallo – e non sto smargiassando – il passo è breve. Un po’ come mostrare il pallone a un malato di calcio e dirgli di non toccarlo.
Gli è, direbbe il romanziere, che venerdì se n’era andato il Fiorenzo Magni, l’ultima grande fuga solitaria per andare a ripigliare i suoi amici Fausto Coppi e Gino Bartali, in fuga da tempo. E Magni, monzese di stanza a Monticello Brianza, al Ghisallo ha lasciato un pezzo di cuore e un bellissimo museo. Per quello, forse, mi sono ritrovato su tornanti che ormai conosco a memoria. Non proprio un’impresa, d'accordo, ma un qualcosa di strano certamente sì, almeno per me. A metà ottobre siamo in pochi a salire al Ghisallo perché la temperatura – di mattina presto – consiglia percorsi più vicini a casa. Lo sa persino il cappellano della chiesetta che proprio di questi periodi (stavolta l’ultima messa è prevista per il 4 novembre) chiude baracca e burattini. Eppure domenica scorsa eravamo in parecchi. Ho incrociato le ruote – per un attimo solo, ovviamente – con un gruppetto dei Ciclisti monzesi e, più a lungo, con due ragazzi della Sangiorgese di Legnano, alla loro prima volta su quei tornanti, affascinati dal paesaggio prima e da quella stranissima atmosfera poi. Chissà, forse è stato il nostro piccolo modo per onorare un grande del ciclismo, un uomo sempre di corsa. La sua bici è nella chiesetta, quella degli amici si trova nel museo ma sono sicuro che i busti dei grandi che segnano la piazza dovranno stringersi un po’ per fargli spazio. Di Magni ho scritto tanto e forse pure troppo su «il Cittadino» in edicola da oggi. Chi vuole buttare qualche minuto potrà condividere (spero) qualche emozione. Agli altri dico, semplicemente, che è stata una bella domenica. Alfredo Martini, il grande vecchio che è stato più forte da ct che da gregario, ha detto nell’orazione funebre per l’amico Magni che i ciclisti vanno tutti in paradiso. Sarà pura retorica, però mi piace credere che sia davvero così.
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