E però, però, però vincere non è poi così male

E però, però, però vincere non è poi così male

E va bene. Ci sono partite che non si possono non guardare. Perché ci sono gol che ricordano uomini, azioni che ricordano storie, urla di goia che ricordano giorni felici e eccezioni che confermano la regola.
Cosi capita che un ragazzo che sembra una pantera segni un gol che ricorda un uomo, dopo un'azione che ricorda una storia, suscitando urla di gioia che ricordano giorni felici. E arriva l'eccezione che conferma la regola. Non ci sono più i campioni di una volta, ma Balotelli c'è. Con quella pelle nera come la notte e quei piedi che appoggiano appena sul terreno tanto sono agili le gambe. Sembrano le zampe di una pantera e in campo, per chi non capisce niente di calcio, c'è solo lui. Ma anche per chi capisce, due gol sono due gol contro la Germania che invece mantiene la regola del non ci sono più i campioni di una volta.
Perciò la morale è che nessuna vittoria è tale se non hai attorno qualcuno di speciale con cui festeggiarla. E questo è forse il motivo per cui, anche con un Italia che non è certo quella dei tempi d'oro, anche in un periodo che ricorda più il ferro arruginito che l'oro, finiscono tutti a vedere la partita. Perchè la festa del dopo, vale più di quel che succede in campo.

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