Il genio al servizio del male non paga

Il genio al servizio del male non paga

Erano quattro geni. Due di qui. Due di là. Lo sono ancora oggi, ma sono in carcere per aver usato male i frutti del loro intelletto. I primi due, cinesi, hanno inventato un software che faceva sputare i soldi a comando ai video poker. Gli altri due, italiani, hanno costruito un passpartout universale che apriva tutte le porte blindate. Potevano mettere il loro genio al servizio del bene. Hanno scelto il male. E ora sono tutti e quattro in prigione. Ma il Bene, a questo punto, dovrebbe tirarli fuori dalla cella e affidargli qualche missione per l'umanità senza neanche consegnare loro una ricompensa. Perché due ragazzi che riescono a decodificare le macchinette mangiasoldi potrebbero creare chissà cosa anziché trascorrere i pomeriggi nei bar a svuotarle (facendosi poi beccare). E due uomini che hanno aperto una dopo l'altra 78 porte blindate con la facilità con cui si apre una scatola di tonno potevano costruire cassaforti anziché svuotarle le case altrui (facendosi beccare anche loro). Resta il fatto che in una società dove inventare qualcosa di nuovo sembra sempre più difficile, chi qualche volta riesce ad andare oltre sceglie di usare il nuovo metodo per rubare, anziche' tentare di venderlo a qualcuno che ne farà qualcosa di grande. Oltretutto la vita non è «Fast and fuorius Five», le cassaforti non erano quelle dei cattivi e dentro non c'erano neanche cento milioni di dollari per godersi la vita nei paradisi tropicali. Bastava questo, per scegliere la via del bene. Pensare che avrebbe pagato di più e che l’acqua dell’oceano è meglio delle grate di una cella.
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