Per amore si può far tutto, anche smettere di fumare.
George detesta il fumo e la Canalis ha smesso. Dieci anni di sigarette. Accendi e spegni, accendi e spegni. «Non posso smettere», «Non mi piace fumare, ma è la gestualità». «Se smetto ingrasso». Tutte le scuse dei fumatori. E intanto, accendi e spegni. Mentre il fidanzato è Vieri, e anche quando Vieri non è più fidanzato e lei cambia uomini alla velocità della luce per consolarsi. Accendi e spegni. Non c’è verso di smettere e neanche si sogna l’ex velina di dire addio al vizio. Poi arriva lui, George. E in questo amore che tutti danno per finto, ma che intanto dura, inizia la battaglia.
«Hai strafumato». «Si sente fino a qui». «Smettila con quella sigaretta». «Non capisci che ti fa male». «Senti che tosse». Le solite ramanzine dei non fumatori. Non funzionano, di solito. Non funzionano se te la fanno i papà, le mamme, gli amici, i colleghi. Funzionano solo se hai un fidanzato di cui sei innamorata persa che non è più disposto a sopportare. Funziona se ti viene paura che quel fidanzato ti pianti la prossima volta che sente che puzzi di fumo. Forse è successo quando la Canalis si è arrabbiata per il vizio del poker di George. «E tu allora, che continui a fumare? Lo sai che io non sopporto il fumo». I soliti bisticci tra innamorati. Così la Canalis si è messa d’impegno.
Accendi, spegni e non riaccendi più. Anche se ti gira la testa, anche se hai le vertigini, anche se ti senti mancare la terra sotto ai piedi, anche se pensi che non ce la farai mai. Resisti, tutti e sei i giorni che ti servono per ripulirti il sangue. Resisti perchè temi che se lui ti lascerà se accenderai una sigaretta di nuovo. Resisti perché non hai alternativa. Resisti e ce la fai. Funziona sempre, l’amore, anche se non sei una star di Hollywood.

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