Ti sposi con uno dei nostri? Ti paghiamo la vacanza

Ti sposi con uno dei nostri? Ti paghiamo la vacanza

Allora la storia è questa qui: ci sono 700 scapoli, non si sa quanto d’oro, che hanno 38 anni o più. All’appello mancano 700 donne, brutte o belle fa lo stesso. L’importante è combinare matrimoni e generare figli perché tutti quegli uomini soli possono far disastri. Così al sindaco di Jagodina, città della Serbia centrale di circa 40mila abitanti con solo 70 ragazze nubili, è venuta un’idea. Un bando stile Cenerentola:«Chi, dai paesi limitrofi, è intenzionata a sposarsi con i nostri uomini si faccia avanti. Le vacanze al mare le paghiamo noi». Domande da presentare entro il 1 luglio. Vacanze a settembre in Grecia, con feste danzanti già organizzate. Non si sa se tutti gli scapoli finiranno la vacanza ammogliati. Ma si sa che chi riuscirà a innamorarsi e a sposarsi, avrà 3mila  euro di premio. Il sindaco di Jagodina ai matrimoni, ci tiene.
Qualcuno ricorda un’operazione di marketing di qualche secolo fa a Grosio, in Valtellina, che riuscì alla perfezione. La peste aveva ucciso molte donne del paese mentre i loro uomini erano a lavorare in Svizzera. Le sostitute vennero chieste e mandate dalla Repubblica di Venezia. E con le bellissime More, di origine turca, venne ripopolato il paese. Di sicuro non si può dimenticare «Bello, onesto, emigrato Australia, sposerebbe compaesana illibata» in cui Sordi metteva in scena la storia di tanti italiani rimasti soli dall’altra parte del mondo. Anche qui qualche nonno si sposò così, dopo una presentazione in piazza che era già un passo verso l’altare. Ora l’Italia è piena di single, d’andata e di ritorno, ma la Serbia è un po’ fuori mano.

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