Una sola donna vale 13mila amanti

Una sola donna vale 13mila amanti

Meglio una donna al giorno o una sola per tutta la vita? Potrebbe rispondere Warren Beatty che, stando a un’autobiografia non autorizzata, avrebbe avuto 12.775 amanti e poi si sarebbe convertito di colpo alla monogamia. Merito della moglie Annette Bening che avrebbe guarito il bell’attore dalla sua voracità nei confronti del sesso femminile.
Una donna al giorno per 35 anni, una specie di catena di montaggio che triturava grandi amori con passatempi da letto. «Faceva sesso anche sette volte al giorno, senza fermarsi», raccontò Joan Collins, una che di amanti se ne intendeva e che pure lasciò il divo del «Paradiso può attendere» per paura di uscirne distrutta.
In attesa di trovare una risposta, bisognerebbe ragionare sul fatto che la moglie è meglio trovarla dopo essersi abbuffati, come ha fatto Beatty, e non quando si è ancora preda di attacchi compulsivi, alla Tiger Woods.
Se avere tutte queste amanti desse sollievo, non si ridurrebbero tutti a trattare questo stile di vita come una dipendenza, andando in cliniche del sesso per guarire come si trovarono costretti a fare Michael Douglas e David Duchovnic (X files). Il troppo stroppia ovunque, a tavola, con l’alcol e anche a letto.
Il problema è che 12mila donne sono come 12mila cioccolatini.
Finiscono per non riempire, nel senso di appagare, altrimenti un uomo non sarebbe costretto a rimbalzare come una pallina da flipper tra così tante donne da non riuscire neanche più a ricordarne il nome.
Perciò anziché interrogarsi su Warren Betty, bisognerebbe farsi dare qualche lezione da Annette.

© RIPRODUZIONE RISERVATA