MARTEDÌ 5 NOVEMBRE (VIVIEN LEIGH DAY)
Buongiorno,
son reduce dall'ennesimo concerto del Dylan Bob. La recensione seria (mah, seria...) la leggerete sul giornale - se avrete la bontà - mentre lascio qui una riflessione che mi ha colpito. Qualsiasi cosa accada, qualsiasi violenza usi alle sue stesse canzoni, ritoccandole che neppure il più spudorato dei chirurgi plastici, comunque si consumi il suo timbro da cornacchione, il Dylan Bob è una voce parente, una di quelle che mi accompagna da così tanto tempo che potrei dire che non è trascorso un giorno da quel dì in cui acquistai il suo primo Greatest hits (in cassetta!) (ce l'ho ancora, come cimelio di un'era passata) senza che, in qualche modo, io abbia sentito quella voce. La sua come quella di altri che ossessionano le mie orecchie (consiglio vivamente la lettura del saggio Musicofilia di Oliver Sacks e anche de L'angelo e il fonografo di Evan Eisenberg per una descrizione sommaria di solo alcune delle mie patologie sonore) è una voce che sento praticamente ininterrottamente da quando acquistaii (aggiungo una i che fa passato piuccheremoto) (l'italiano ha bisogno di nuovi tempi verbali) il suo primo Greatest hits (in cassetta!) (la conservo ancora come cimelio di un'era che fu). Molto più di quanto possa dire di tantissime persone, parenti o meno, che conosco realmente. Comunque mi son reso definitivamente conto di una cosa: al centro del palco, piantato sulle gambe larghe, dietro al pianoforte che strimpella perché il dottore gli ha ordinato di non suonare più la chitarra, mentre inguaja la sua stessa band disintegrando le sue canzoni lipperlì, il Dylan Bob è pure lui un Solo Al Mondo.
(lo so: è un'immagine ributtante, ma anche così vera...)
Un brano acconcio al Dylan Sam (no, non è casa mia) (e no, non è il mio giradischi):
https://www.youtube.com/watch?v=noBBOy5P05o&feature=youtube_gdata_player
INCONTRI DELL'UNIVERSITÀ POPOLARE
Associazione Carducci, viale Cavallotti 7, ore 15.30, ingresso libero
Prendersi cura di sé lavorando sui sogni: Cosa ci dicono i sogni. A cura di Dora Canzi.
NdA: a me i sogni dicono che dormivo...
http://www.auser.lombardia.it/como/unipopco
SALOTTO LETTERARIO IN BIBLIOTECA
Biblioteca dell'Istituto Carducci, viale Cavallotti 7, Como, ore 18, ingresso libero
Incontro con Basilio Luoni: La passione del teatro.
http://www.associazionecarducci.it/
STAGIONE NOTTE
Teatro Sociale, piazza Verdi 1, Como, ore 20.30, biglietti a 33 sacchi (platea e palchi), a 23 sacchi (IV galleria, parapetto), a 21 sacchi (V galleria, parapetto), a 18 sacchi (IV galleria, rango) e 16 sacchi (V galleria, rango)
La bella addormentata. Balletto di Pëtr Il'ič Čajkovskij con il Corpo di ballo del Teatro Municipale di Kiev. Direttore artistico Tatyana Borovik. Сolossart Production. In collaborazione con La Provincia.
Chi non conosce una delle più belle fiabe di tutti i tempi firmata da Charles Perrault? La storia della bella principessa Aurora, della strega Carabosse e del principe Dèsirè si trasforma in un balletto ricco di fascino che farà sognare tutti a occhi aperti. Il debutto della Bella Addormentata ebbe luogo il 3 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo con l'italiana Carlotta Brianza nel ruolo di Aurora, Pavel Gerdt (il Principe), Enrico Cecchetti (Carabosse e l'Uccello blu), Marie Petipa, figlia del coreografo, la Fata dei Lillà (ruolo interpretato allora in forma mimica e solo dal 1922 sulle punte). Lo spettacolo ebbe un successo strepitoso e conquistò gli spettatori e la critica. Oggi può definirsi il monumento, l'apoteosi del balletto in quanto la coreografia è costellata da autentici pezzi di bravura che richiedono una grande abilità virtuosistica e purissima tecnica accademica: un banco di prova affascinante e temibile per ogni corpo di ballo.
NdA: il grande ritorno del fuso dell'arcolaio...
http://www.teatrosocialecomo.it
LX CINEFORUM DI COMO
Cinema Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 15.30 e ore 21, ingresso con tessera
Viva la libertà (Italia, 2013, 94 minuti) di Roberto Andò con Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon e Anna Bonaiuto
Il più grande partito di opposizione. Il segretario, il grigio Enrico Olivieri, pur essendo ancora il leader indiscusso, è in preda a una crisi personale e politica che sta conducendo tutta la baracca allo sfascio. Per dimostrare al paese come egli sia necessario e insostituibile, decide di scomparire per qualche giorno. Nella più stretta segretezza i suoi più intimi collaboratori lo rimpiazzano con il fratello matto Giovanni... "Gli uomini di potere hanno un duplice problema: sul piano politico, quello di esercitarlo; sul piano simbolico, quello di disfarsene". Partendo dalla riflessione del filosofo e sociologo francese Jean Baudrillard, posta all'inizio del suo romanzo Il trono vuoto, Andò ha tratto il suo terzo film, ritratto elegante e spietato del nostro Paese.
NdA: per quanto improbabile (e terribilmente già sentita, la fiction è piena di fratelli gemelli dimenticati, sosia, dopplegänger, quant'altro), comunque questa simpatica soluzione inventata si fa apprezzare più di quella attuale...
CINEFORUM DI ERBA
Excelsior, via Diaz, Erba, ore 21, biglietti a 4 sacchi
Tutti pazzi per Rose (Francia, 2012, 111 minuti) di Régis Roinsard con Romain Duris, Déborah François, Bérénice Bejo, Mélanie Bernier e Nicolas Bedos
Francia, fine anni cinquanta. Rose Pamphyle vive in una piccola città di provincia della Normandia. La vita sembra riservarle poche sorprese: un matrimonio già organizzato con il figlio del meccanico, un bravo ragazzo. Una vita da casalinga. Ma il sogno di Rose è di diventare segretaria. Pur nata in provincia, il suo è uno spirito decisamente da donna moderna e emancipata. La sua tenacia, e un talento fuori dal comune nel battere a velocità strepitosa i tasti della macchina da scrivere - la porteranno lontano. Supera i colloqui presso un'agenzia di assicurazioni e diventa la segretaria di Louis Echard, di cui ovviamente si innamorerà follemente. Presentazione e dibattito a cura di padre Giuseppe Lietti.
NdA: nella mia inutile battaglia antidoppiaggio, faccio sommessamente notare che il titolo originale è Populaire, dalla marca di macchina per scrivere che usa la Pampilio (allora traduciamo anche i nomi, no?), ma evidentemente non era ritenuto un titolo sufficientemente popolare per noi, Populaire… Tristità...
CINEMA DI QUALITÀ
Lux, via Manzoni 8, Cantù, ore 21.15, 5 sacchi (anche domani sera, stessa ora)
L'intrepido (Italia, 2013, 104 minuti) di Gianni Amelio con Antonio Albanese, Livia Rossi e Sandra Ceccarelli
Immaginiamo che esista un nuovo mestiere e che si chiami "rimpiazzo". Immaginiamo che un uomo senza lavoro lo pratichi ogni giorno, questo mestiere. E dunque che lavori davvero oltre misura e che sia un uomo a suo modo felice. Lui non fa altro che prendere, anche solo per qualche ora, il posto di chi si assenta, per ragioni più o meno serie, dalla propria occupazione ufficiale. Si accontenta di poco, il nostro eroe, ma i soldi non sono tutto nella vita: c'è il bisogno di tenersi in forma, di non lasciarsi andare in un momento, come si dice, di crisi buia. Immaginiamo poi che esista un ragazzo di vent'anni, suo figlio, che suona il sax come un dio e dunque è fortunato perché fa l'artista. E immaginiamo Lucia, inquieta e guardinga, che nasconde un segreto dietro la sua voglia di farsi avanti nella vita. Ce la faranno ad arrivare sani e salvi alla prossima puntata?
http://www.cinelandia.it/cantu-lux-co.html
I TURCHI A CANTÙ
Via Papa Giovanni XXIII 7, Cantù, ore 22
Reed Turchi in concerto. È il leader di un trio americano che porta il suo cognome e che è dedito a un genere che chiamano kudzu boogie. I Turchi si sono fatti notare con un album di studio, Road ends in water, un Live in Lafayette e un mini pubblicato solo in vinile, My time ain’t now.
NdA: mamma, li...
http://1e35.com
FUORI SACCO
ESTIVAL NIGHTS
Teatro Cittadella, corso Elvezia 35, Lugano, ore 20.30, biglietti a 20 sacchi isvizzeri
Quartette Humaine in concerto. Apre la rassegna un super gruppo, un quartetto jazz del quale fanno parte alcuni solisti d'eccezione, veri e propri pesi massimi della scena internazionale, artisti che insieme hanno collezionato una decina di Grammy Awards. Ci sarà David Sanborn, per alcuni critici “il più influente sassofonista degli ultimi vent’anni”, che nella sua straordinaria e irripetibile carriera è stato chiamato a collaborare con i grandi della musica come - per citarne solo alcuni – Gil Evans, Stevie Wonder, Ray Charles, Miles Davis, Rolling Stones, Paul Simon, James Taylor, David Bowie. Lo affiancherà alle tastiere Bob James, inventore del cosiddetto smooth jazz e notissimo produttore. La sezione ritmica sarà formata da Scott Colley, bassista tra i più rinomati della scena statunitense con alle spalle un centinaio di album incisi, e dallo straordinario Steve Gadd, uno dei batteristi più importanti di tutti i tempi che – anche lui - ha suonato praticamente con tutti i veri big, da Eric Clapton a Paul McCartney, dai Bee Gees a Paul Simon, da Chick Corea ad Al Jarreau, senza dimenticare il leggendario gruppo culto degli Stuff.
http://www.estivaleventi.ch
In collaborazione con: Eden Design, Solfo
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La Settimana InCom di
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