Cecchini contro i piccioni...

Sporcano il salotto buono, non si accontentano più di qualche boccone ma volano in picchiata sui tavolini esterni dei bar e fanno man bassa di quel trovano. Per di più si riproducono smisuratamente e mettono in difficoltà i coltivatori della bassa Brianza. L'Amministrazione provinciale di Lecco non ne può più e dichiara guerra ai piccioni. Dal prossimo anno arriveranno i cecchini che spareranno ai piccioni. Il consiglio provinciale giovedì ha deciso di porre freno ai piccioni. Nei prossimi mesi si darà il via ad uno studio per avere il quadro preciso delle problematiche zona per zona, e soprattutto si cercherà di fare una stima sulla quantità di piccioni presenti. La ricerca sarà poi inviata all'Ispra, l'istituto competente in materia, che deciderà quanti piccioni dovrebbero essere abbattuti e con quali tecniche. Dal prossimo anno si comincerà a sparare ai piccioni. A marzo anche la provincia di Como aveva preso la stessa decisione, decidendo di attivare i corsi per avere sul proprio territorio 80 cacciatori, pronti a sparare ai piccioni, ponendo come limite il numero di sette mila capi all’anno. Fatti due conti veloci nel lecchese saranno una settantina i cacciatori abilitati ad eliminare i piccioni. I problemi maggiori nella bassa Brianza dove finora si sono utilizzate reti e sementi unite a prodotti che tengono lontano questi volatili. I risultati sono stati minimi. Pure la pillola non ha portato granché, e allora non resta che dare il patentino ai cecchini e cominciare a sparare. Nel frattempo le associazioni ambientaliste si stanno già muovendo pronte a far guerra ai cacciatori. E sarà una battaglia dura con polemiche roventi. Gli ambientalisti sono già pronti a far sentire la loro voce in difesa dei piccioni. Fonte La Provincia di Lecco del 28 aprile www.laprovinciadilecco.it

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