Garibaldi protettore degli animali

Garibaldi protettore degli animali

Su Garibaldi si è detto di tutto e di più in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia. Si è detto poco, troppo poco della sua passione per gli animali. Fu lui nel 1871 a fondare la prima associazione animalista, su invito di una nobildonna inglese, lady Anna Winter contessa di Southerland, che incaricò il suo medico personale, il dottor Timoteo Riboli con studio in Torino, di costituire la "Società reale per la protezione degli animali", annoverando la signora Winter e Garibaldi come soci fondatori e presidenti onorari. Associazione che oggi si chiama Enpa, e che custodisce nei suoi archivi tante testimonianze, come il carteggio originale della costituzione del sodalizio firmato da Garibaldi.


L'anno successivo la tipografia torinese di Vincenzo Bona stampò lo statuto sociale in italiano, inglese, francese e tedesco.


Ma non solo alla sua cavalla diede il nome di Marsala in onore della campagna militare nel regno delle "Due Sicilie", affezionatissimo a lei la imbarcò il 9 novembre 1860 per Caprera, e vissero insieme fino al 1876 quando a 30 passati morì lasciando in Garibaldi tanta tristezza.


Sarebbe bene ricordalo anche per questa sua sensibilità, peccato che ben pochi, quasi nessuno, abbia pensato di proporre questa sfaccettatura del condottiero.


 

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