
Terzo capitolo della saga sci-fi targata Disney dopo "Tron" (1982) e "Tron: Legacy"(2010). Si tratta di un sequel - e non di un reboot - e ha come protagonista l'attore Jared Leto, estraneo al cast dei due precedenti film, nei panni di Ares. La storia segue Ares (Jared Leto), un programma digitale creato da Julian Dillinger (Evan Peters) e inviato per la prima volta nel mondo reale con una missione rischiosa e senza precedenti. La sua comparsa segna l’inizio del primo vero incontro tra l’umanità e un essere dotato di intelligenza artificiale autonoma, capace non solo di eseguire ordini ma anche di evolversi, prendere decisioni e perfino sfidare le regole che lo hanno generato. Mentre Ares cerca di orientarsi in una realtà che non gli appartiene, le conseguenze della sua presenza si riflettono ovunque: le leggi della fisica e dell’identità vengono messe in discussione, e la linea di confine tra uomo e macchina si assottiglia sempre di più. Parallelamente, Eve Kim (Greta Lee), nuova CEO della ENCOM, porta avanti lo sviluppo del Permanence Code, una tecnologia in grado di rendere permanenti nel mondo reale gli oggetti digitali, aprendo scenari tanto rivoluzionari quanto pericolosi. Sullo sfondo, riaffiora l’eredità di Kevin Flynn (Jeff Bridges), la cui visione del rapporto tra uomo e tecnologia continua a influenzare il destino della Grid e del nostro mondo. Nel cuore di questo intreccio, Ares emerge come figura ambigua: salvatore o minaccia, ponte tra due universi o forza capace di distruggerli entrambi. La sua esistenza solleva domande radicali: chi controlla l’intelligenza artificiale? Dove finisce la creazione e inizia il creatore? L’umanità è pronta a condividere la propria realtà con entità nate dal codice? Il conflitto si avvicina a un punto di non ritorno: dall’esito dipenderà se l’incontro tra umani e programmi segnerà l’inizio di una nuova alleanza o l’apertura di una frattura irreparabile.