La "libellula" di Renzo Piano
Così è l'eolico del futuro

Una pala non invasiva, capace però di sfruttare anche i venti di bassa intensità e costruita con materiali leggeri e resistenti che però non abbiano un effetto  impattante sul territorio. E' la scommessa vinta da Greenpower in Trentino

Il prototipo di un'innovativa pala eolica sviluppata dall'architetto genovese Renzo Piano in collaborazione con la società delle rinnovabili Enel Green Power è stato presentato a Rovereto, in Trentino.
"Eravamo alla ricerca di un nuova concezione di aerogeneratore - ha esordito Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Green Power -, più sensibile ai venti di bassa quota e diffusi sul territorio, che non fosse solo una microturbina, ma qualcosa di diverso dalle grandi pale eoliche che impattano negativamente sul paesaggio".
"La "libellula" di Renzo Piano - ha aggiunto - ha interpretato esattamente il nostro desiderio ed è una pala infatti gradevole, che ci richiama a qualcosa di naturale, di più vicino a noi. Sfruttando la ricerca sui nuovi materiali, sempre più leggeri e resistenti, ha preso così forma un aerogeneratore, più sensibile ai venti presenti a bassa quota e diffusi sul territorio".

L'aerogeneratore ideato dalla Renzo Piano Building Workshop, con una capacità di 55 kW, ha una generazione continuata di energia elettrica, perchè in grado di sfruttare anche i venti minimi, dell'ordine dei 2 metri al secondo.
"Disegnare il prototipo non è stato facile - ha spiegato Renzo Piano - perchè doveva essere un elemento di un sistema diverso da quelli giganteschi del passato, basati sul grande impianto. Serviva invece fosse riferito ad un sistema in grado di catturare il vento in modo diffuso. L'asse della turbina è orizzontale e l'altezza della torre è di circa 20 metri, mentre il diametro della pale non supera i 16 metri e pesa 60 kilogrammi".

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