Parroco reperibile
24 ore su 24

I parroci si daranno il turno per rispondere sempre al cellulare o via Internet, ai fedeli. Succede nella Comunità pastorale Beata Vergine del Bisbino voluta dal vescovo Diego Coletti  a partire dalla primavera scorsa con aggregazione delle parrocchie di Maslianico, Cernobbio, Piazza Santo Stefano, Stimianico con Casnedo, Rovenna

CERNOBBIO La Chiesa lariana si rinnova e nasce la figura del «prete con turno di reperibilità 24 ore su 24», pronto a intervenire in caso di urgenza per qualsiasi necessità singola o collettiva. L’annuncio è stato dato nell’ambito della Comunità pastorale Beata Vergine del Bisbino voluta dal vescovo Diego Coletti  a partire dalla primavera scorsa con aggregazione delle parrocchie di Maslianico, Cernobbio, Piazza Santo Stefano, Stimianico con Casnedo, Rovenna.
Il coordinamento della nuova organizzazione interparrocchiale, iniziativa destinata a superare le divisioni collegate ai singoli campanili e a dare una maggiore apertura alle attività pastorali, è stato affidato al nuovo parroco di Cernobbio don Bruno Biotto e al vicario foraneo don Antonio Fossati che ha sede a Maslianico, ma con coinvolgimento secondo le esperienze acquisite degli altri sacerdoti.
Ciascun parroco risulta raggiungibile sia via internet che con il telefonino, senza più riserve sui numeri che vengono periodicamente pubblicati negli avvisi apposti agli ingressi delle chiese, con facilissime modalità di contatto.
Quella del prete reperibile è una delle prime innovazioni stabilite a seguito dell’ormai consolidata integrazione parrocchiale posta sotto la protezione della Madonna del Bisbino. Ci saranno turni settimanali con cambiamento di volta in volta del sacerdote, secondo impegni personali o interparrocchiali. A dare il via all’iniziativa è stato il più anziano, don Antonio Fossati, mentre questa settimana è di turno il più giovane, don Simone Tiraboschi che ha stabilito la residenza nella casa parrocchiale di Rovenna con l’incarico, al di la dei turni, di seguire da vicino i settori giovanili delle cinque parrocchie. Don Simone, originario di Gaggino, è stato l’unico sacerdote ordinato quest’anno dal vescovo Coletti lo scorso 13 giugno. A breve distanza di tempo è stato integrato in una delle prime esperienze comunitarie attuate in diocesi, destinata a svilupparsi con diverse attività secondo le esperienze acquisite da ogni singolo prete. Con riguardo, per esempio, a incontri su sessualità, catechesi degli adulti, informative ai genitori.
Seppur con la dovuta gradualità stanno trovando conferma gli indirizzi che all’inizio di quest’anno erano stati anticipati dal vicario episcopale monsignor Angelo Riva. L’esperienza pilota attuata nella pieve del Bisbino è infatti destinata a trovare applicazione in altre realtà territoriali della diocesi che, secondo il monsignore, è collegata a due realtà, l’oggettiva carenza di sacerdoti e l’evoluzione dei tempi, un processo di modernizzazione alla quale la Chiesa non intende sottrarsi.
Marco Luppi

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