Pgt di Cantù: l'ora delle decisioni
Pdl e Lega martedì a confronto

E' tempo della verifica sui "15 punti" legati all'urbanistica che il Pdl aveva consegnato a luglio a sindaco e gruppo della Lega - Lunedì sera la prima verifica interna al Partito delle libertà, martedì il faccia a faccia con il sindaco Sala

CANTU'  Il momento del tanto atteso confronto tra le due anime della maggioranza, Lega e Pdl, sul piano di governo del territorio, dopo mesi di fitto mistero e bozze che si inseguono è arrivato. Per quello con le altre componenti del consiglio e con i canturini tutti, invece, ci sarà ancora da aspettare. Quanto, dipende dall'esito del confronto di cui sopra. Dipende da come il sindaco Tiziana Sala e il Carroccio reagiranno alle richieste messe nero su bianco dal Pdl, i 15 punti consegnati in piazza Parini in luglio, i cosiddetti desiderata del gruppo per l'urbanistica. Dipende, insomma, da quanto irremovibili le due parti saranno nel difendere le proprie posizioni. Un muro contro muro - mattone contro mattone, vien da dire - significherebbe insomma veder slittare ulteriormente in là l'approvazione del nuovo strumento di programmazione urbanistica, già costato finora cinque anni di lavoro e oltre un milione di euro.
Se l'incontro con il primo cittadino è fissato per martedì, prima però, lunedì sera, il Pdl dovrà stabilire con nettezza la posizione del partito. Su quali punti non transigere, su quali essere più possibilisti. L'occasione, la riunione fissata nella propria sede alla quale prenderà parte anche il coordinatore provinciale Alessio Butti. Momento decisamente delicato, come noto, in casa Popolo della libertà, alle prese con i frondisti rinaldiniani locali, parecchio solleticati dalle notizie in arrivo da Como, dove nove fuoriusciti dal partito hanno costituto il gruppo Autonomia Comasca. Argomenti all'ordine del giorno, insomma, non me mancano, anche se i malcontenti - vedi l'assessore al bilancio Maurizio Farano e il capogruppo Ciro Cofrancesco - paiono voler procedere compatti in città, per far argine alla Lega, ma muovono rivendicazioni a livello superiore. «Abbiamo finito di esaminare il pgt - spiega il consigliere Paolo Sala - e abbiamo steso un nostro documento, che contiene gli indirizzi che riteniamo il piano debba avere, le osservazioni in merito al recepimento dei nostri 15 punti». Recepimento parziale, a quanto pare. Il che non depone a favore di una conclusione spedita del faccia a faccia. E significa che la famosa convocazione della commissione urbanistica tanto attesa per cominciare a entrare nel merito del pgt dovrà attendere ancora a tempo indeterminato la propria convocazione. «Per quel che mi compete - prosegue Sala, presidente della stessa - non vedo l'ora assolvere al mio ruolo fissandola. Ma prima è la politica a doversi esprimere in maniera univoca, permettendomi poi di farlo». L'ultima riunione dell'organo consiliare in materia risale ad aprile, a porte chiuse e per questo disertata dalle minoranze. «La mia volontà - dice, non senza critiche alla gestione dell'iter fino a oggi - è cominciare i lavori il più presto possibile, nella maniera più aperta e condivisa. Però dobbiamo attenerci a quello che dice la politica e all'interpretazione della normativa che ha dato il segretario generale (Andrea Fiorella ndr). Rispettiamo le regole, anche se questo significa procedere in un modo che né io né il Pdl avremmo privilegiato». Cosa vuole, il Pdl lo dirà chiaro martedì, e se rimarrà inascoltato non si potrà dare per scontato il suo voto al piano. «Io mi auguro - frena la coordinatrice cittadina Paola Sala - che non si debba arrivare alla mediazione né tantomeno allo scontro e che i nostri 15 punti vengano recepiti, perché riteniamo che siano indispensabili per il bene del pgt, per renderlo migliore. Non è certo una sciocca presa di posizione».

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