"La Regina è un incubo
ci salvi il Prefetto"

Parola sindaco di Ossuccio Giorgio Cantoni, presidente dell'unione comuni della Tremezzina, che tutti i giorni è costretto a recepire le legittime proteste dei cittadini inviperiti dal traffico. "Cercavamo soldi per i vigili in più ma nessuno ha voluto collaborare"

OSSUCCIO - «Ci salvi il prefetto in quanto con la Regina non ce la facciamo più. La strada del lago rappresenta l'incubo giornaliero del territorio comasco. Abbiamo provato, ma invano, a cercare una pur provvisoria soluzione con le associazioni che rappresentano le categorie interessate al problema e mi riferisco a autotrasportatori, albergatori, artigiani, edili, commercianti e via dicendo per mettere insieme i 60mila euro necessari per pagare dei vigili in più ma ci è stato risposto picche. Eppure eravamo riusciti a mettere insieme 35 mila euro, 15 della provincia, altrettanti della camera di commercio, 5 dell'ente Villa Carlotta».
Le parole sono del sindaco di Ossuccio Giorgio Cantoni, presidente dell'unione comuni della Tremezzina, che tutti i giorni è costretto a recepire le legittime proteste dei cittadini inviperiti.
«A questo punto - aggiunge Cantoni - i comuni della Tremezzina hanno deciso di chiedere al prefetto un'ordinanza che allarghi le fasce di divieto di transito a tutti i mezzi superiori ai metri 7,50, compresi quelli che fanno capo a operatori del territorio e i pullman turistici».
Cantoni non nasconde il disappunto per la negazione di una partecipazione finanziaria.
«Nella riunione tenuta tra amministratori pubblici, categorie imprenditoriali, enti e associazioni - fa presente Cantoni - mi è stato risposto che i soldi li debbono trovare i politici. Come sindaco e come presidente dell'unione non mi sento un politico, sono stato eletto dalla gente e ho il dovere di amministrare il denaro pubblico con il massimo rispetto. Ci vuole la compartecipazione di tutti».

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