Argegno: Comune contro Provincia
Ridono soltanto gli avvocati

Non pagata la multa per i liquami nel lago, la pratica passa al tribunale

ARGEGNO Comune contro Provincia, o viceversa, con incredibile sperpero di denaro pubblico. Un caso eclatante, riferito alla peggiore burocrazia che purtroppo continua a allignare all'interno degli enti, nonostante le promesse di abbattimento degli steccati ed instaurazione di un dialogo tra amministratori, è sfociato in una lite.

Il danno economico a carico dei due enti è evidente e ne trarranno beneficio soltanto gli avvocati che si apprestano a ricevere gli incarichi per patrocinare le parti in causa nel giudizio, avviato innanzi al tribunale ordinario di Como, sezione staccata di Menaggio.

Ha sancito il contenzioso, che se non si corre ai ripari rischia di costare alcune decine di migliaia di euro, una delibera votata il 10 novembre dalla giunta provinciale, in base alla quale viene stabilita «la costituzione in giudizio nel ricorso promosso dal Comune di Argegno in opposizione a una sanzione amministrativa elevata dalla Provincia».

Il contenzioso risale al 2007, nel momento in cui la polizia locale provinciale e gli addetti al settore dell'ecologia accertarono uno sversamento di reflui nel lago derivante dal troppo pieno dei collettori comunali. Lo sversamento una volta accertato, secondo la ricostruzione resa ieri dal sindaco, Francesco Dotti, aveva dato luogo a una multa di 70mila euro, contravvenzione del tutto legittima in quanto il nero della fogna era effettivamente finito nel lago.

«È passato un po' di tempo e, in seguito ai contatti intervenuti con gli uffici di Villa Saporiti, l'entità della sanzione è stata ridotta a 20mila euro. Il Comune non ha pagato e la pratica è rimasta ferma per più di due anni, potrei dire dimenticata, ma nell'agosto scorso c'è stata una sorpresa, con l'arrivo in municipio dell'ingiunzione al pagamento da parte della polizia provinciale» - aggiunge il sindaco - «Il Comune, a questo punto, ha deciso d'impugnare il provvedimento e affidare la pratica all'avvocato Mosé Botta, con studio a Lenno».

Se s'innesca la causa, con passaggio ai diversi gradi di giudizio, le spese legali a carico di Comune e Provincia supereranno di gran lunga i ventimila euro, con deplorevole sperpero di denaro pubblico. Meglio trovare una soluzione attraverso un costruttivo dialogo.

«Finora il Comune ha sostenuto pochissime spese legali» - conclude il sindaco di Argegno - «Per evitare il peggio ho mandato un invito alla trattativa all'assessore provinciale Paolo Mascetti, che è persona di buon senso. Aspetto la risposta».
                                                                                        Marco Luppi

© RIPRODUZIONE RISERVATA