La spuntano i Comuni altolariani
Ici anche su dighe e condotte

Peglio fa da apripista a Livo e ad altri piccoli centri: l'imposta va pagata sull'intera superficie degli impianti, e non soltanto sulle centrali

PEGLIO I titolari di derivazioni idroelettriche saranno tenuti a versare l'Imposta comunale sugli immobili non solo per le centrali, ma anche per dighe, canali e opere di captazione realizzati a monte. È un diritto che il piccolo Comune di Peglio è riuscito a far valere ed interesserà anche numerosi altre piccole realtà montane.

«Abbiamo seguito l'iniziativa adottata dal Bim (Bacino imbrifero montano) di Sondrio e siamo riusciti a far valere i nostri diritti - riferisce il sindaco, Giorgio Feloj - «Edipower, titolare del principale impianto idroelettrico attivo in Alto Lario, finora versava l'Iciper la sola centrale di Gravedona. D'ora in avanti dovrà fare lo stesso anche per i manufatti a monte, dalla diga di Livo alle opere di presa e ai canali. Il Comune di Peglio incasserà circa 13mila euro l'anno, mentre una cifra superiore spetterà a Livo».

Linfa per le magre casse di due minuscole realtà montane, ma anche un possibile deterrente per le società idroelettriche, che in questi anni hanno invaso di richieste di derivazione ogni corso d'acqua delle valli lariane. Sulla scorta di Peglio e Livo, decine e decine di enti locali montani i cui territori sono interessati da impianti idroelettrici potrebbero presentare il conto alle società titolari dei progetti, le cui richieste potrebbero pertanto calare.

«Noi ci siamo battuti per un diritto che ci spettava, ma credo che questo beneficio per gli enti locali possa giocare anche a favore della tutela del territorio» - afferma Feloj - «Lo sfruttamento dei torrenti a scopo idroelettrico, grazie agli incentivi verdi, rischia di diventare eccessivo e, per quanto ci riguarda, abbiamo seguito una strada alternativa: è a buon punto l'iter di un progetto che prevede lo sfruttamento dell'acqua dell'acquedotto comunale, prontamente restituita dopo il salto, per la produzione di energia elettrica. Non ci sarà alcun impoverimento di corsi d'acqua e la concessione ci garantirà dai 17 ai 20mila euro l'anno»

Con un cambio di gestione sembra che possa rendere al meglio anche il centro sportivo, ambizioso progetto realizzato a Peglio negli anni scorsi, imperniato soprattutto su una pista da trial omologata dal Coni (Comitato olimpico nazionale italiano). Anche il pedaggio sulle strade agro-silvo-pastorali, che il Comune di Peglio è stato il primo ad applicare, pare aver incontrato, alla fine, il benestare di tutti: «Qualcuno fa ancora il furbo, ma i più rispettano le regole e a primavera, quando organizziamo la manutenzione delle suddette strade, collaborano più di cento persone, che poi hanno diritto ad un pass gratuito» - puntualizza il primo cittadino - «La legge regionale sulle strade montane, insomma, offre un motivo in più di socializzazione e solleva i sindaci da responsabilità in caso d'incidenti gravi su carrozzabili non soggette al Codice della strada».
                                                                                            Gianpiero Riva

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