
Cronaca
Domenica 26 Febbraio 2012
Cislago: sullo sfratto al bar degli sportivi
il Tar dà ragione all'amministrazione
Nessun eccesso di potere, secondo i giudici amministrativi, riguardo alla revoca dell'autorizzazione
È l'epilogo della controversia fra la barista ed il Comune, approdata al tribunale civile di Busto Arsizio e poi al Tar della Lombardia. Al centro un'area, quella del vecchio centro sportivo, della quale si torna a parlare dopo le polemiche dovute all'apertura dei cantieri della Pedemontana sui terreni dello stadio del Cistellum. Ora la struttura è stata smantellata e, in attesa che parta la costruzione del nuovo centro sportivo vicino alla strada provinciale Varesina, finanziato da Società Pedemontana, in via Papa Giovanni XXIII è stato costruito un campo d'erba sintetica per le squadre giovanili del Cistellum calcio. Il bar "Soccer", che un tempo si riempiva di clienti durante le partite e gli allenamenti, è stato chiuso.
Ha avuto la parola "fine", dunque, anche la controversia fra gli storici gestori ed il Comune, cominciata nell'aprile del 2010, quando l'ufficio commercio revocò l'autorizzazione a Maria Luisa Cortellezzi. Il motivo è una trattativa fra il Comune e la commerciante, non andata a buon fine.
Quando si trattò di rinnovare il contratto in scadenza l'amministrazione cislaghese, proprietaria dei locali dove ha sede il bar, aveva proposto un aumento del canone d'affitto. Maria Luisa Cortellezzi aveva rifiutato, la trattativa si era arenata ed il Comune aveva deciso di revocare l'autorizzazione.
Cominciò così la battaglia legale, culminata nel "no" del Tar al ricorso della barista, per la gestione di un'attività che, con il progetto di Pedemontana, era destinata a chiudere i battenti. Secondo la donna, che, «deducendo un eccesso di potere», impugnò il provvedimento del Comune, «il contratto di locazione non sarebbe stato tempestivamente disdetto e quindi dovrebbe considerarsi rinnovato tacitamente fino al 2016».
«Occorre valorizzare il richiamo contenuto nell'ultimo contratto di locazione stipulato tra le parti ad un rinnovo del contratto solo mediante apposito atto deliberativo del locatore» - si legge nella sentenza del Tar, firmata dal presidente della prima sezione, Francesco Mariuzzo - «Nella circostanza non solo il Comune ha esercitato tempestivamente la sua facoltà di recesso, dovendosi considerare valido il termine stabilito nel contratto e non quello della disciplina legale richiamata dalla ricorrente, ma ha anche espresso un atto deliberativo di segno opposto (la delibera di giunta) rispetto alla volontà di rinnovare un rapporto locatizio già disdetto».
Ora un nuovo bar aprirà nel centro sportivo del quale ancora non è stata posata la prima pietra. La fine dei lavori, secondo le previsioni più ottimiste, sarà per settembre; sino ad allora la prima squadre del Cistellum continuerà a giocare nello stadio Colombo - Gianetti di Saronno, e le giovanili nel campetto d'erba sintetica in via Papa Giovanni XXIII, ora orfano del suo bar.
Andrea Gianni
© RIPRODUZIONE RISERVATA