
Cronaca
Martedì 10 Aprile 2012
Saronno, scontro Lega - socialisti
sul registro di fine vita
Veronesi (Carroccio): «Sconfitti i valori dei cattolici», Arluno (Ps): «L'arroganza dell'uomo può portarlo a volersi sostituire al Dio che, a parole, dichiara di onorare»
Ha dato fuoco alle polveri il capogruppo del Carroccio, Angelo Veronesi: «Non vogliamo che questa amministrazione venga ricordata per aver fatto diventare Saronno prima la città del 30 all'ora e poi la città della morte. I partiti di maggioranza stanno usando impropriamente l'ente locale per fare politica».
Veronesi ha rincarato la dose: «È stata un'operazione politica, perché i settori della Sinistra che appoggiano le leggi di fine vita non hanno la maggioranza; sono riusciti attraverso metodi leninisti a far approvare la loro mozione. Hanno fatto bene coloro che, come il sindaco e il presidente del consiglio comunale, hanno votato contro questa proposta. L'alleanza elettorale con la Sinistra farà vincere le elezioni, ma non fa certo trionfare i valori dei cattolici».
Altrettanto dura la replica del Ps, affidata alle parole del segretario cittadino, Marco Arluno: «Riteniamo che le dichiarazioni del capogruppo Veronesi sulla mozione relativa al registro delle Disposizioni anticipate di trattamento siano frutto della confusione creata dal delicato momento che il popolo leghista sta vivendo».
«Le Dat sono dichiarazioni che una persona fa, in condizioni d'intendere e volere, circa il modo in cui vuole essere trattato dal punto di vista medico quando e se non sarà più in grado di farlo di persona» precisa Arluno, ed invita Veronesi a fare una riflessione: «Il capogruppo leghista dovrebbe pensare al mito di Frankenstein: oggi le macchine possono fare sempre di più per sostenere una parvenza di vita, ma senza l'anima, o, peggio, tenendola prigioniera, con il rischio che l'arroganza dell'uomo, che si trastulla con il proprio giocattolo tecnologico, lo porti a volersi sostituire al Dio che, a parole, dichiara di onorare»
«Il registro Dat» - chiosa il segretario del Ps - «è semplicemente uno strumento, non un fine o un'ideologia».
S. Giu.
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