Feste giovani o relax?
Quale turismo per il lago

tra gli altri, interviene anche il cantautore Davide Van de Sfroos

Lago vivace aperto alle tendenze e alle esigenze dei giovani oppure turismo di anziani che vanno a letto presto, non amano le animazioni e guardano con rigore al borsellino?
Si apre un vivace confronto sulle iniziative di richiamo nell'estate delle contraddizioni, caratterizzata da un buon numero di presenze negli alberghi, ma con crollo della componente italiana, che è quella propensa a spendere, compensata dagli stranieri portati sulle rive lariane grazie a sconti super.
Come onestamente conferma il vicepresidente dell'associazione albergatori Lago di Como Whieldon Ross il quale, conti alla mano, respinge tante entusiastiche statistiche e dichiara che i margini di guadagno degli operatori sono ridotti al minimo.
Fanno discutere non solo la vicenda del teatro tenda organizzato dalla Pro Loco di Menaggio che per quattro serate ha programmato musiche fin oltre le 2 della notte con denuncia da parte di un villeggiante infastidito, ma anche le numerose manifestazioni enogastronomiche indette dalle associazioni con musiche e balli rivolti soprattutto a una clientela godereccia superiore agli anta e poco ai giovani che amano il moderno e poco il liscio
Sindaci, amministratori pubblici, istituzioni e associazioni che per un verso o per l'altro si occupano di turismo, con i chiari di luna che si sono palesati quest'anno, destinati a modificare le linee di indirizzo finora seguite, farebbero bene a riconsiderare molti aspetti riferiti alla promozione e ridare fiducia ai privati che nonostante tutto tengono duro e fanno investimenti.
Questo è il parere di un noto operatore lennese, Ivan Bordoli, 48 anni, titolare del "Cris" di Lenno.

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