Gera scende in piazza
per difendere la sua acqua

Molta gente alla manifestazione contro le captazioni dai torrenti montani della zona

GERA LARIO - Tanti cittadini di Gera e anche da fuori sono intervenuti, sabato, alla manifestazione indetta dal comitato Acque Comasche per dire "no" ai numerosi progetti di captazione che incombono sui torrenti lariani, in particolare, sul San Vincenzo.
«Le richieste di captazione sul San Vincenzo sono quanto di più pericoloso possa esistere - ha esordito il geologo Ivan Tamola - . Il versante che sovrasta Gera è notoriamente instabile: a Montalto, per esempio, si registrano movimenti delle abitazioni nell'ordine dei 5/10 millimetri annui. Il torrente locale ha un corso breve su forte pendenza e, in caso di piogge intense, è a rischio di piena: sottraendogli acqua non si fa che aumentare il rischio».
Uno dei progetti previsti prevede di attraversare il versante con una conduttura per portare acqua in un impianto di Sorico: «Tagliare la montagna in due - ha sottolineato un altro geologo, Christian Ambrosi, della Supsi di Lugano - significa aumentarne l'instabilità». Efficace anche l'intervento di Martina Simonini, ex sindaco di Piateda: «Per combattere i poteri forti occorre che scenda in piazza la gente, com'è successo in Valtellina, dove dopo notevoli battaglie siamo riusciti a bloccare le captazioni».

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