Topi in stazione a Saronno
Che sorpresa per i pendolari

Prendono di mira i sacchi neri e lasciano i resti sui marciapiedi. Dopo anni, uno sgradito ritorno

SARONNO Tra i pendolari che si affrettano per non perdere i treni corrono anche i topi. Nelle ultime settimane diverse persone hanno visto roditori spostarsi con rapidità nella grande aiuola davanti alla stazione di Saronno centro, in piazza Cadorna.

I topi, dunque, non si sono rintanati nei sottopassaggi, nel parcheggio o lungo i binari, ma in piena vista, in uno dei punti più trafficati della città. Sono stati avvistati soprattutto il mattino e la sera dai primi pendolari, che arrivano in stazione quando è ancora buio, e da quelli che rientrano all'imbrunire.

Hanno confermato la presenza dei roditori i commercianti che, nel tentativo di arginarli, hanno cominciato a prestare maggiore cura a non esporre sacchi con resti di cibo raggiungibili. Nonostante le precauzioni, resti di rifiuti rosicchiati si trovano sistematicamente davanti ai marciapiedi.

«È stato un incontro che mi ha scioccato» - racconta Anna Rosa Arena - «Ne ho visto uno che usciva da un cespuglio e sono rimasta senza parole. Com'è possibile che vivano in una zona così trafficata?».

È proprio la domanda cui intende rispondere l'assessore ai Lavori pubblici, Agostino Fontana. «Questa è la prima segnalazione per la presenza di topi in piazza Cadorna che riceviamo» - chiarisce - «Siamo pronti ad intervenire, innanzitutto facendo un quadro della situazione».

Nei prossimi giorni saranno inviati sul posto ispettori ambientali. Osservando i punti degli avvistamenti ed ascoltando le testimonianze di commercianti e residenti, cercheranno di capire da dove arrivano i topi.

«Se il problema nasce in una zona pubblica, l'aiuola o altri spazi verdi comunali, ci occuperemo della disinfestazione» - continua Fontana - «Se invece le tane sono in cantine o giardini privati solleciteremo i proprietari a prendere provvedimenti».

Non è la prima volta che si deve arginare un'invasione di topi in stazione: qualche anno fa erano così numerosi da rosicchiare tutti i cavi del telefono del gabbiotto che ospitava l'edicola.
                                                                                                 Sara Giudici

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