A Como inflazione alle stelle
E' peggio che nel resto d'Italia

In città il dato vola al 4.4 % contro la media nazionale attestata al 4.1 %

Como l’inflazione galoppa più che nel resto d’Italia. In città, secondo i dati forniti ieri dall’Ufficio comunale di statistica il valore relativo al mese di luglio è del 4.4% a fronte della media nazionale del 4.1%. Un livello indubbiamente record che non si registrava da anni. Anche la rilevazione mensile segna un più 0.6%. Nel dettaglio gli aumenti più consistenti appartengono al capito «abitazione, acqua, elettricità e combustibili» con un 7.8% annuo e un 2% mensile (l’1.5% nazionale). E proprio qui si registrano impennate per gasolio per riscaldamento, gas per cottura cibi, riscaldamento, bombole, energia elettrica e manodopera edile; ritocchi negli affitti di abitazioni. Male anche i trasporti con il 7.1%.
Aumenti generalizzati nella spesa di tutti i giorni. L’ufficio di Palazzo Cernezzi parla infatti di prezzi più cari per «acqua minerale, caffé tostato, maionese, aceto, patatine fritte, cioccolato in tavolette, sughi pronti, riso, pasta di semola di grano duro, pasta all’uovo, farina di frumento, merenda preconfezionata, biscotti frollini, crackers, biscotti prima infanzia, pane e cereali, carne fresca di bovino, pancetta, mortadella, bresaola, coniglio fresco, baccalà, tonno in olio d’oliva, panna da cucina, grana padano, pecorino, groviera, taleggio, fontina, formaggi fusi in scatola, uova, olio di semi». Nella frutta e verdura degno di nota il rialzo nelle quotazioni dei «limoni, mentre calano meloni e pesche e aglio».

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